giovedì 17 settembre 2009

questo grande casco di banane a forma di stivale

Ci sono giornate pesanti, nelle quali si sommano eventi personali e altri che nulla hanno a che fare con il personale.
Mentre parcheggiavo l'auto, la radio dava notizia dei morti di kabul, della conta dei cadaveri dei soldati italiani che si vanno a sommare a quelli americani, a quelli francesi a quelli di tante nazionalità.
Risultato al quale vanno aggiunti i morti dei civili afgani, bambini, donne, anziani.
Ho pensato a Luigi, a Felice alle loro fidanzate, alle loro famiglie.
Ragazzi del sud che scelgono una strada difficile, un'alternativa alle poche proposte lavorative che il meridione è in grado di sfornare.
Ho già parlato di loro ed oggi ritorno a farlo, con un nodo in gola.
Questo post è dedicato a tutti i nostri giovani uomini, che partono per pagarsi il mutuo, la rata dell'auto, per sostentare le loro famiglie, per guadagnare tre volte di più rispetto a quello che la caserma offre loro ogni mese e credetemi non è tanto, davvero, è uno stipendio al pari di quello di un operaio, nulla di più.
Portano le loro divise con orgoglio, i loro cognomi stampigliati sul cuore.
Amano l'Italia più dei nostri parlamentari, che prendono almeno 15 volte il loro stipendio, quei parlamentari che oggi si commuovono dandone comunicazione in parlamento.
Ragazzi che partono con la consapevolezza che potrebbero non tornare, che accettano questa eventualità come una possibiità legata al loro ruolo.
Oggi toglierò dalla porta l'adesivo "italia, repubblica delle banane" perchè è indecoroso per Luigi e per Felice e per tutti quei loro colleghi che, nonostante tutto, difendono questo grande casco di banane a forma di stivale.
Love and peace.

7 commenti:

Princi ha detto...

love, peace e pelle d'oca Minu, sei unica!
Il cuore con Luigi e Felice!

Minu ha detto...

@Princi
mi fai arrossire, sì il cuore con Luigi e Felice

the muffin woman pat ha detto...

cavolo.
felice e luigi sono un pò come se fossero nostri fratelli.
non ho ancora avuto il coraggio di sentire le notizie alla tv.

guard runner ha detto...

cara minu, personalmente mi sono sempre vaccinato anche se più che vaccinazione (1 sola dose non si può definire vaccino), quella antiinfluenzale potrebbe definirsi desensibilizzazione nei confronti di un determinato virus. E poi, questo virus "annuale" è quello che dall'altra parte del globo, durante l'inverno australe, ha causato una sindrome influenzale.Su questo si prepara il vaccino che verrà commercializzato in europa. Ma quante mutazioni può subire quel virus spostandosi dall'australia all'italia, di persona in persona? tante, direi io.forse troppe per essere realmente efficace.E poi questo è calibrato su un solo ceppo di virus; e gli altri 10.000? Comunque val sempre la pena di farlo;se l'influenza arriva, questa si manifesta solitamente in modo più attenuato e dura di meno, anche se molti pazienti mi dicono:l'anno scorso mi sono vaccinato per la prima volta e mi sono preso l'influenza.non mi era mai capitato prima.Diverso è il discorso dell'allarmismo pro-vendita;c'è gente che si arricchisce a dismisura in questo modo. Quindi fallo, ma sapendo bene quello che stai facendo (aspetti medici e di marketing).ciao

guard runner ha detto...

...dimenticavo, questo vale per gli adulti. i miei figli non sono mai stati vaccinati per l'influenza. per tutto il resto si (vedi meningite da pneumococco,varicella ad esempio).se sono sani, una influenza sarà fastidiosa, ma sicuramente non pericolosa come vogliono farci credere.ciao

Minu ha detto...

@guard runner
ti ringrazio molto dottur.
ciao fulvio ;)

Princi ha detto...

@guard runner
grazie mille! ho sempre pensato che fosse inutile ma fa bene sentirlo dire da un duttur!
grazie