martedì 31 marzo 2009

per dovere di cronaca


Per sottolineare l’infondatezza delle notizie che davano per probabile lo spostamento del sito produttivo in un paese del continente asiatico, il principe plumbeo, sempre e volutamente minuscolo, aveva circa due anni fa, iniziato la riunione con i camici bianchi e le cortigiane, proiettando una foto del mercato sull’acqua di Bangkok.
Indicando la fotografia aveva sogghignato e rivolto al suo pubblico in visibilio aveva presentato il paese che avrebbe presto ospitato la nuova sede aziendale.
La folla aveva quindi indicato le donnette come delle visionarie, non sapendo che la soffiata del paese asiatico era proprio giunta dal loro principe plumbeo, che in un momento di debolezza si era confidato con un marchese che occupava un posto di prestigio a corte, ma che sfortuna sua era anche in confidenza con le donnette.

Le donnette, allertate dalle chiavi di ricerca che portano al blog indicanti
- licenziamenti principi&co spa
- spostamento di sede principe&co spa
- procedimento di apertura della mobilità della principi&co
- quella merdaccia del principe plumbeo
- e le tante mail arrivate in redazione

hanno dato l’avvio ad un’indagine intervistando le uniche teste attendibili ancora in forza alla principi&co.
Dunque, ci dispiace deludere il pubblico in visibilio, ma sembra proprio che sarà l’india il paese che ospiterà i reduci dello stabilimento. Anche l’Olanda ha avanzato la sua candidatura, ma la forza lavoro dei paesi asiatici ha offerto un costo più basso.
Quanto sopra per dovere di cronaca.

lunedì 30 marzo 2009

dimmi che faccia hai ti dirò chi sei

Il ministro Bondi, ex comunista italiano, ora coordinatore del pdl inglobante an, si è impegnato ieri durante la trasmissione “che tempo che fa”, affinché sia scongiurato il pericolo di deturpare il paesaggio delle città d’arte..
Se vivete quindi in città che nulla hanno a che fare con l’arte non vi resta altro che fidarvi del buon senso dei proprietari.
Per chi si è perso l’intervista sottolineo l’aneddoto che bondi ha riportato a proposito del suo primo incontro con silviastro nell’89. Silviastro stringendogli la mano gli disse “ma come fa una persona come lei, con una faccia così perbene ad essere comunista?”
Ecco un altro signor tino, l’ex comunista vestito di tutto punto per la prima volta nella sua vita, delegato del congresso della fusione per incorporazione, smanioso di parlare sul palco. Il tiggì si è guardato bene del comunicarci di cosa volesse parlare, ma si è premurato di dirci che da quando sta nel centro destra il suo look sia cambiato in meglio.
Il messaggio è forse: comunisti .. pentitevi e prendete la tessera del pdl?

domenica 29 marzo 2009

una primavera di vittorie, oggi la prima


Oggi ho guidato in montagna, sotto la pioggia.
Qualche tornante abbastanza stretto. La mia prima guida in montagna.
Sono soddisfatta, andata e ritorno, tutto da sola.
Una paura superata, sono fiera di me.
L'imbrattatele è stata recuperata, ora la montagna può godere di nuovo del silenzio.
Ho sbagliato strada, ma questa non è una novità. Non ho il senso dell'orientamento.
Mia madre dice che devo comprarmi "quellu cusu", per cusu intende il navigatore.
L'imbrattatele e fichi&uova quando ammetto di essermi persa, non si stupiscono neanche più.
Quando andiamo a trovare Roberto, il nostro amico senese, mi chiedono di portarmi dietro la piantina disegnata da lui. Nonostante ci conosciamo da quasi tredici anni, ogni volta mi perdo nei sensi unici della sua zona, ritengo che la colpa sia da attribuire unicamente all'assessore all'urbanistica della sua città.
Prossima paura da superare?
Quella della bicicletta.
Il primo fine settimana di sole, giuro che mi impegno con le due ruote.
Sarà una primavera di vittorie.
Ho due istruttrici di vero talento, le mie bambine... laghi aspettateci, stiamo arrivando.
Mi sento tanto ciccio, l'aiutante di nonna papera. Ho un'immagine in mente.
La merenda e un plaid, tutto riposto nel cestino della bicicletta

venerdì 27 marzo 2009

dicono che a Recco facciano un'ottima focaccia...


Si unificheranno forza italia – an e altri partiti minori. Gasparri è tra i padri fondatori, è tutto detto.
217 testate seguiranno l’evento.
Partono sul tg1 delle ore 13,30 le interviste con i delegati
Il signor Tino, un passato di estrema sinistra, sottolinea la giornalista, è qui con un obiettivo preciso, quello di parlare, e per poterlo fare afferma di essersi vestito per la prima volta di tutto punto. Di cosa vuole parlare l’intervistatrice non ne ha fatto parola.
Possiamo dedurre che nel suo passato di estrema sinistra, il signor Tino, sia sempre andato in giro sudato e trasandato.
Continuo a seguire il tiggì, considerandolo, l’ho già detto, l’unico spettacolo di cabaret accreditato.
Anche il direttore di panorama, ex direttore del giornale, il signor Belpietro per chi non lo conoscesse, oggi ha avuto il suo spazio all’interno del contenitore informazione/cabaret.
Ha presentato un’inchiesta del nuovo numero della sua testata, “l’italia che assume”, circa 5000 proposte, lavori a tempo indeterminato, lavori molto interessanti, alcuni sono magari posti da cassiera, ma alcuni molto interessanti (parole sue). All’interno una guida su come si scrive un buon curriculum, numeri di telefono e consigli pratici.
Spero solo che mia mamma non abbia seguito il tiggi uno, ogni volta che sente queste otizie, mi chiama e mi dice “com’è che non riesci a trovare un posto di lavoro? In televisione dicono che assumono”. Per non parlare di quando mi chiama dicendo "guarda che hanno detto che ti aiutano", Berlusconi in fondo non è cattivo, sottolinea. E' la politica della propaganda, del marketing, degli spot.
Intanto Tiberio, 50 anni, rumeno, è stato assunto per qualche settimana e con ogni probabilità anche per più tempo. Ha ripreso a farsi la barba, canticchiando davanti allo specchio, dice la moglie.
Lavora come un disperato, sta buttando all’aria il magazzino e reimpostandolo nuovamente.
E’ stato sbattuto fuori da un’azienda della zona industriale di avigliana, insieme ad altre 50 persone, gli ultimi mesi il proprietario (pirata) li ha fatti lavorare senza stipendio e senza versare loro i contributi.
Signor ex direttore de il giornale, signor direttore di panorama, sa cosa ne farei della sua inchiesta? Le dico solo dove la terrei.. per decenza… sul davanzale della finestra del bagno la terrei, deduca lei!
Chiudo e me ne vado al mare, dicono che a Recco facciano un’ottima focaccia, lo hanno detto al tiggì terra e sapori…

giovedì 26 marzo 2009

interrogazione programmata: la francia

l'imbrattatele alle prese con geografia

- mamma cosa vuol dire di modesta altitudine?
- non troppo elevati
- ah, pensavo il contrario... (pausa) allora tu potresti dire di essere di modesta altitudine

sgrunt

è arrivata primavera

E’ arrivata finalmente, la primavera.
Mi ha portato qualcosa e qualcosa mi ha sottratto, ma tant’è. Rispetto a qualche anno fa direi che va molto meglio, quindi posso solo sperare che continui a migliorare.
Qualche primavera fa, ho dovuto gestire nell’ordine
- trasloco da casa indipendente ad appartamento in condominio: positivo (niente più erba da tagliare e liti da sopportare)
- nuovo innamoramento: positivo
- perdita del posto di lavoro: negativo
- fine della storia d’amore concomitante alla perdita di lavoro: negativissimo
Questa primavera mi ha portato un nuovo lavoro, un part time che non mi consentirà di tirare avanti la mia famiglia monoreddito, ma è già qualcosa, per l’altra mezza giornata mi sto attivando. Per l’amore direi che non è ancora stagione, ho seguito il consiglio di Luz e sono andata punto a capo con l’intenzione di non completare il paragrafo al momento, aspetto almeno la primavera prossima.
Poi è arrivata una lettera, una di quelle che nessuno mai avrebbe voluto ricevere, una sorta di scarico di responsabilità.
Qualche lacrima, ma solo qualche, qualche ora, insomma una mezza giornata.
Poi c’è stato il vento, quello forte che periodicamente scuote la valle, ed ha portato via le lacrime e il maleumorismo.
Oggi c’è il sole, primavera, senza vento.
Sto bene.
Mi è venuta di nuovo voglia di scrivere.
Silviastro è un vulcano in movimento, non si riesce a stare dietro alle sue minchiate, a mio avviso ne spara tante proprio perché una soffoca l’altra.
Notizia bella di oggi?
Il sequestro del manager francese. Singolare il fatto che il manager appartenga ad un'industria farmaceutica (topon el porcon ti è andata proprio bene, ringrazia)
Molti estimatori o semplicemente lettori delle donnette non sopportano i francesi.
Io li ammiro.
Se ai tempi avessi avuto al fianco oltre le moschettiere anche le altre donnette, che proprio per il loro lassismo meritano appieno l’appellativo del general manager della principi&co spa, avrei fatto esattamente come i francesi, avrei sequestrato il principe danzante, lo avrei incappucciato e rilasciato solamente dopo averlo preso a legnate.
La mia bouganville non vuole saperne di germogliare, mi sa che ha patito l’inverno, è stato freddo, lo sapevo già, è stato freddo anche il mio inverno.

sabato 21 marzo 2009

un'altra norma per pochi

Finalmente sta succedendo qualcosa sotto casa mia.
Ho urlato al miracolo. Poi leggendo questa mattina la stampa ho capito.
Antefatto.
Ho acquistato qualche anno fa un piccolo appartamento in un complesso con due scale, una per ricchi e una per poveri.
Quella per ricchi è composta da sei appartamenti, due per piano, con una metratura che va dai 110 mq ai 130 mq.
Quella per poveri, la mia, è composta da 3 appartamenti, uno per piano, di circa 60 mq con un terrazzo enorme e completamente coperto di 35 mq ed uno più piccolo.
Sognavo di inserire una veranda di quelle completamente in vetro, senza profili di alluminio, esistono lo giuro e sono spettacolari.
Ho chiesto il permesso per farlo, il condominio visto il progetto si è dichiarato completamente favorevole, stop dell'amministrazione comunale che mi vieta di chiuderlo in quanto abito in una zona residenziale protetta dal vincolo paesaggistico.
Ora, vorrei farvi vedere cosa c'è al di sotto del mio terrazzo, in zona protetta dal vincolo paesaggistico.
Il costruttore si è riservato due appezzamenti di terreno e il lastrico di un magazzino, sul quale e nei quali ha creato un magazzino dei suoi ferri e mestieri a cielo aperto, ponteggi, draghe, porte di box ormai arrugginite, pale di trattori con tanto di riserva d'acqua putrida ed ammuffita, ethernit e quanto altro.
Ho guerreggiato, in piena solitudine, perchè gli altri condomini si erano arresi ed assoggettati a questa situazione e anche perchè la scala dei ricchi e potenti (potere millesimale) non era toccata da questa visione.
Sono riuscita ad arrivare ad un'istanza di sgombero, alla quale sono seguite delle intimidazioni mafiose. Il costruttore è un calabrese, qui nel mio paese il parere dei clan dei costruttori calabresi è da sempre molto influente nelle stanze del potere.
Al termine indicato sull'istanza nulla.
Solo l'abbattimento di due gabbiotti abusivi. Il resto della ferraglia al suo posto, anzi avvicinata alla terrazza del piano terreno, io occupo l'ultimo piano.
Nessun vigile si è presentato per controllare se lo sgombero fosse stato effettuato.
Busso alla porta dell'ufficio tecnico, nulla.. risposta: "noi provvediamo alle istanze di sgombero al resto pensano i vigili o i carabinieri"
Il comandante dei vigili mi ha liquidata con un "non posso farci nulla, è area privata", si rivolga all'ufficio tecnico.
L'assessore al quale mi ero rivolta per arrivare all'istanza, ha allargato le braccia, affermando di avere le mani legate.
L'amministratore dello stabile, da me maltrattato e strattonato, ha preso un legale e la pratica si sta svolgendo a colpi di marca da bollo.
Questa settimana la svolta, epocale.
Ad oggi gran parte del materiale è stata rimossa.
Oggi sulla stampa i dettagli del piano casa:
  • Chi abita in condominio, potrà ampliare la sua casa?
Sarà molto difficile, se non impossibile. In primo luogo perché bisognerebbe mettere d’accordo tutti i condomini e poi per ovvie ragioni tecnico-costruttive. Anche la chiusura di una veranda modifica l’aspetto esterno del condominio: di conseguenza, basta un solo «no» in asssemblea per impedire i lavori. E poi i condomini confinanti possono opporsi.
  • Se in giardino c’è un casotto, si può farne una vera casetta?
Assolutamente sì: si considera il 20% di aumento di cubatura permesso, e lo si «concentra» nel casotto, che diventerà una dépendance.

Eccolo, il signor DS (non democratici di sinistra, quelli ormai...), sta sgomberando per costruire chissà cosa! All'interno di un'area condominiale, prevedo nuovi mal di pancia della scala dei poveri, praticamente io e forse Valeria.

Per concludere e staccarmi dalla mia vicenda personale, che non so a quanti lettori possa interessare, ma la pubblico lo stesso così libero lo stomaco, ... dico al premier italico silviastro e compagni:

- Avete spacciato ancora una volta il piano casa per una buona intenzione, che avrebbe avvantaggiato il proprietario di appartamento, concedendogli di creare almeno una camera in più nella sua abitazione, poi di fatto ponete dei paletti affinchè non lo possa fare.
Aggiungo un meno male, perchè vedere un palazzo con due balconi chiusi, poi uno scoperto, poi un'altro sì l'altro no, sarebbe stato un bel pugno nello stomaco, ma favorire sempre e solo una sola parte della popolazione è una bella sfacciataggine.

Per ultimo e poi concludo, ieri, la russa, ha dichiarato.. "tutta l'europa sta pensando di copiare il nostro piano casa!!!" -

venerdì 20 marzo 2009

dal diario scolastico di fichi&uova


studia storia pag. 40-41 e 42 e sul q*.... pure!


*quaderno per chi non ricordasse

martedì 17 marzo 2009

quando si dice dolce notte


Avete mai sognato di ammazzare una persona che vi sta particolarmente antipatica?
Incredibilmente liberatoria una nottata in compagnia di un buon kalashnikov.
Auditorium della principi&co spa, che per altro neanche esiste, ma nei sogni tutto è possibile.
Assemblea generale con approvazione del bilancio.
Il principe danzante chiede per alzata di mano chi si astiene dall’approvarlo.
Camu e io le uniche coraggiose, in realtà a me sembrava la cosa più naturale da fare.
Il giallo (sgradevole marchese dal colorito giallo paglierino) si avvicina a noi con il microfono per chiedere di esprimere le nostre perplessità.
Mentre Camu spiega io mi chino veloce, estraggo da sotto la poltrona il kalashnikov, lo imbraccio e scarico addosso al principe danzante tutto il caricatore, trivellandolo e lui rocambolescamente dopo più giri di tango, alternando ora un piede in alto ora l’altro cade a terra con mille fori sul corpo in una pozza di sangue color blu porpora, insomma nel sogno vi garantisco il blu porpora è un gran bel colore.
Guardandolo riverso a terra mentre gli infliggo gli ultimi colpi rimasti in canna rido.
Penso ai vetri antiproiettile del suo ufficio e alle due doppie triple pareti antisfondamento. Il principe danzante prima di assumere l'incarico presso la principi&co spa si era premurato di farsi bunkerare l'ufficio.
Stamattina ho affrontato la giornata con entusiasmo.
Provate anche voi questa notte, prima di dormire caricate il kalashnikov e visualizzate il nemico.
Sogno liberatorio, il vostro analista non potrebbe fare di meglio.

Chiedo scusa a chi non conosce gli attori, questo è un post per gli addetti agli ex lavori. Lo scrivo prima che arrivi Vincenzo a suonarmele.

la scuola: gite e acquisti guidati

C’era un tempo in cui gli alunni non vedevano l’ora di partecipare alle gite.
Mai avrei pensato che le mie figlie un giorno si sarebbero sognate di andare controtendenza.
L’imbrattatele ha aperto la strada, lei è una pioniera.
E’ arrivata qualche settimana fa con il modulo di autorizzazione alla gita. In casa nostra la libera iniziativa è un imperativo, sicché ha compilato lei i campi necessari e sul siete d’accordo o no di prendere parte ad una gita durante la quale si praticherà lo sci di fondo, lei ha apposto una bella croce sul NO. E’ stata irremovibile, complice l’ansia da sci. Nessun dramma alle spalle, non ha mai indossato un paio di sci in vita sua, l’unico sport che adora che abbia il sapore d’inverno, sono i pattini da ghiaccio. Nessuna compagna o compagno che l’abbia condizionata, e su questo non v’era dubbio, abituata com’è a non seguire leggi o mode.
Quindi, lasciando la scuola il libero arbitrio di scegliere per il SI o per il NO, ha consegnato il modulo da me firmato con la croce sul NO.
Quando è tornata a casa era un vulcano in piena attività. Su venti partecipanti, quattro NO. I quattro dissenzienti sono stati messi alla gogna, l’insegnante di educazione fisica ha minacciato di abbassare il voto, poi ha messo loro contro gli altri sedici, aizzati sul fatto che con ogni probabilità non essendoci stato un pieno plebiscito la gita non si sarebbe potuta effettuare. Dopodichè è passata alle parole pesanti, partendo dal termine fagnani.
Io sono notevolmente perplessa, stanca come sono in questo periodo, tutto vorrei tranne intraprendere una lotta con un’insegnante di educazione fisica.
L’imbrattatele non ha mollato, idem gli altri tre. La gita ha avuto luogo con diverse ammaccature, circa tre braccia ingessate e qualche contuso, l’imbrattatele il giorno dell’uscita ha scelto di fare una passeggiata con me.
I quattro dissenzienti continuano ad essere indicati a dito dall’insegnante al cui coro si è aggiunta anche quella d’inglese, entrambe continuano a dire loro di essere senza alcuna giustificazione.
Quando troverò le forze incendierò la scuola.
Tutto questo nella scuola che un tempo eravamo soliti chiamare media inferiore.
In quella primaria di primo grado (ex elementare) la dissidente è la sorella dell’imbrattatele, nonché mia figlia più piccola, nonché fichi&uova.
La gita si svolgerà in un canile.
Premessa, lei adora ogni tipo di animale, nella sua graduatoria: zorba, i cavalli, i gatti, i cani etc etc….
Non vuole prendere parte alla gita perché teme di soffrire troppo nel vederli chiusi in gabbia.
Io non me la sento di spingerla a partecipare, penso che arriverei a casa magonata anch’io, tutto reggo tranne le immagini dei cani rinchiusi in un recinto.
Zorba e prima di lui, Milk, pur essendo dei gatti d’appartamento, per evitare l’effetto gabbia, abbiamo deciso che devono essere liberi di vivere anche all’aperto, la libertà è una nostra filosofia.
Non mi è ancora stato presentato il foglio di autorizzazione alla gita e temo altre rivendicazioni.
Posso dire che sono stufa?
Che dire poi della scuola e la pubblicità?
Prevenzione dentale a scuola, f&u è tornata a casa con almeno tre depliant di un noto marchio di dentifricio e spazzolino, pretendendo di comprare quello indicato dal dentista che ha tenuto la lezione in classe.
Depliant dei libri del sorriso, distribuito dalle insegnanti. Tutto il ricavato verrà devoluto ad una associazione onlus. L’anno scorso mi sono impuntata e non ho voluto che acquistasse alcun libro, unica dissenziente della classe, me lo ha rinfacciato per mesi.
Siamo alle solite, quest’anno lo ripeto non ho forze, lascerò che ne acquisti uno, però mi chiedo, al di là della buona causa, è giusto che si utilizzino i nostri figli per scopi commerciali e non?

lunedì 16 marzo 2009

punto e a capo

L'imbrattatele dimentica a volte di usare il mio portatile anzichè il suo, sicchè lascia tracce nella mia memoria. Anche lei è come me. Ha necessità di fermare i pensieri perchè non fuggano via. Ne ho appena trovato uno che mi ha commossa.
Leggerla mi ripaga di tanti momenti di nebbia
Poichè i blog continuo a sostenere non sono niente altro che delle scatole cinesi o matrioska, urlo.. forza Semalutia!
Per quanto riguarda il resto.. punto e a capo lasciando un paragrafo con doppia interlinea.
Perchè è anche vero che i miei pensieri si mischiano, ma tu proprio non fai nessuno sforzo per tirarmeli fuori. Grazie Luz.
Tiè!

domenica 15 marzo 2009

ordine sparso

Mi hai chiamata ed io non sono stata in grado di risponderti.
Frustrazione dopo la telefonata, quella del non essere riuscita a dirti quello che avrei voluto dirti e così lo tengo ancora dentro e forse, dubito, verrà fuori in un altro momento.
Vorrei andare in giro con un taccuino, formato grande, a quadretti grossi, perché non so scrivere diritta, ho bisogno di una riga, i fogli a quadretti grandi mettono più allegria, quindi mi dissuaderebbero dallo scrivere cose malinconiche o maledettamente melensi.
Quando passeggio penso, fin qui banale, pensiamo tutti.
Penso bene, penso come se scrivessi, penso e scrivo, mentalmente.
Sorrido e mi piacciono i miei pensieri. Vorrei fermarli, su un foglio a quadretti grandi, per poi condividerli, subito, consumarli freschi.
Invece stazionano lì, poi camminando si mischiano e quando ho l’occasione d’incontrarti escono tutti mischiati, senza nessun senso, bofonchiature.
Appaio come una qualunque, frustrata perdipiù.
Ecco anche quel cartello della seduta comunale straordinaria mi ha ispirata cose da dirti, ora che sei qui davanti non mi ricordo più niente, i pensieri che ancora non sono usciti, in ordine sparso oltretutto, se ne stanno tutti lì in fondo, mischiati e sembra che si prendano gioco di me.
Vorrei ficcarci dentro le mani e rimetterli in ordine, ma non sono un’esperta di enigmistica, anzi ho sempre detestato l’enigmistica.
La settimana enigmistica potrebbe fallire se tutti odiassero come me anagrammi, rebus, cruciverba e sudoku.
Scriverò un libro, un romanzo, di ottocentoventidue pagine, una unica copia, poi te la regalerò. La lunghezza ti dissuaderà dal leggerlo, ma almeno i miei pensieri rimarranno intrappolati tra le pagine e non potranno mischiarsi ed io sorriderò per essere riuscita a finalmente a fregarli, anche se avrei voluto scrivere fotterli, che in fondo se la meritano di più..
Rido, perché ora che ho scritto, so che se leggerai questo post, non capirai che l’ho scritto per te.
Che rabbia.

sabato 14 marzo 2009

Ancora in tema di commercio

Ieri concludevo con un "sì può sperare di più?"
Risposta affermativa.
Stamattina in modo del tutto improvvisato, Anna, Angela e naturalmente io, decidiamo di fare visita al nuovo produttore di caffè dell'Avigliana GAS. Chi ha memoria si ricorderà che di lui avevo già fatto menzione lo scorso mese. Peccato che non riesca a trasmettervi gli odori tramite il post, perchè gustereste l'aroma di un caffè tostato circa un'ora fa, un bel sacchettino di cartone regalo della torrefazione della piazza.
La sua bottega è proprio minima, all'interno di uno squallido centro commerciale di S. Antonino di Susa.
Lui è immensamente passionale.
La passione con la quale parla e lavora è altamente contagiosa, verrebbe voglia di togliersi la giacca, d'infilarsi uno dei suoi grembiuloni ed aiutarlo a versare i chicchi di caffè nell'imbutone della macchina tostatrice.
Oggi poi era particolarmente soddisfatto e curioso, stava provando della nuova legna da inserire nel forno ed era smanioso di conoscere la capacità di combustione.
Se solo penso al servizio di ieri delle iene sui panificatori napoletani, che usano il legno delle casse da morto come combustibile da ardere!
Ci usa come assaggiatrici, caffè appena tostato provenienza guatemala, leggermente amaro, sublime, gusto che rimane attaccato al palato. Continuo a fare passare la lingua sul palato per rinnovare l'aroma, spero non diventi un tic.
In un angolo del negozio la dedica scritta a mano dal papa tetesko, cosa rara rimarca Roberto, il papa raramente scrive a mano, il suo caffè deve averlo incantato a tal punto da indurlo ad usare la stilografica.
Ci racconta di quell'estate sotto i raggi della Liguria, la telefonata ricevuta sotto l'ombrellone, il segretario del papa polacco che gli rammentava di essersi dimenticato della fornitura del caffè nella località di vacanza valdostana. La commessa girata ad un amico con le dritte per la spedizione, che quasi pensava fosse uno scherzo, perchè Roberto è uno che non si è mai vantato, ma che adesso inizia a farlo, con discrezione e sottovoce.
Ci pone sotto il naso il caffè che williams scherzosamente definisce il caffè cacato, costo per 250 gr circa 500 euro, non abbiamo così tanti contanti dietro e Roberto continuerà a tenersi i due sacchettini di caffè cagato dai machachi o da non so bene quale altro animale, costo a tazzina circa 8 euro. Roberto si vanta di essere stato lui il talent scout di tale prelibatezza per l'Italia, noi gli crediamo, perchè Roberto è passione e credibilità.
Ancora una volta la nostra valle ci stupisce, piena di eccellenze.
Il nostro GAS sta cercando di raccoglierle tutte in un listino.

venerdì 13 marzo 2009

un lavoro, un cuscino e due baci


L’ho detto e lo ridico, ultimamente dormire è diventato il mio hobby preferito.
Per poterlo fare meglio oggi ho acquistato un cuscino spettacolare, l’ho comprato da un’attivista no tav.
Vende principalmente materassi, ma siamo riusciti a parlare per oltre un’ora di tutt’altro, della valle in primo luogo e di non ricordo neanche bene quante e quali altre cose, lo abbiamo fatto sui materassi, lui sdraiato e io seduta sul materasso di fianco. Sua moglie con il suo grosso pancione contenitore di una bimba che dovrebbe sfornare tra quindici giorni, in piedi di fronte a noi, appoggiata alla parete, poi è scomparsa in ufficio, quando abbiamo iniziato ad infiammarci sulle infrastrutture. A margine, ma proprio a margine, l’occhio mi è caduto su un guanciale o cuscino come vi viene meglio chiamarlo.
Sarebbe stato semplice portarselo subito a casa, invece no! Non ha voluto vendermelo perché voleva che io avessi il modello nuovo, quello con la fodera più chic, quello completamente sfoderabile, come i divani, allo stesso prezzo mi rassicura.
L'ho trovato in rete maggiorato del 40%.
A due giorni dal nostro primo appuntamento sono ritornata nel suo negozio, mi ha salutato al di là della vetrina, nonostante stesse servendo due clienti.
Mi è venuto incontro, non appena sono entrata, con il cuscino con la nuova fodera chic tra le mani. Sembrava tenesse un prezioso gioiello: il mio cuscino.
Altrettanto delicatamente l’ho raccolto tra le mie braccia.
Penso di non avere mai incontrato un venditore così fiero ed orgoglioso dei propri prodotti.
Avete mai ricevuto un bacio da un commerciante?
Io sono uscita con un cuscino e con due baci, uno per guancia.
Stanotte dormirò sul mio cuscino gioiello.
La settimana è terminata con un lavoro, un cuscino e due baci.
Posso sperare di più?

giovedì 12 marzo 2009

buone nuove

Indecisa se è più indicata questa:


piuttosto che questa:



ma visto che sugnu fimminuzza meglio questa immagine:


sta di fatto che a partire da lunedì e per i prossimi due mesi lavorerò.
Il mondo degli ascensori è il mio nuovo ambito e considerato che abito in una palazzina al terzo piano senza ascensore è chiaro che non ho alcun conflitto d'interesse.
La proposta è arrivata silenziosa, mi hanno contattata loro chiedendomi il cv, era l'unica azienda che ancora non lo possedeva, ne ha copia persino il mio salumiere.
Patascia* non è che ora ti devi sentire meglio neh?
Guadagnerò trinca e branca circa la metà di quello che guadagnavo per la principi&co spa.
Il consiglio su dove potresti metterti il portone è sempre quello di qualche post fa

* dametta per la quale lavoravo come zerbino nella principi&co spa

l'ottimismo? il sale della vita, sì per qualcun altro

.
PCCITY.. è presente anche nella vostra città?
Nella mia vi comunico che, nonostante il "nostro" sigh e strasigh premier silviastro ci inviti all'ottimismo, ha chiuso i battenti. Serrande abbassate con tanti bigliettini attaccati, PCCITY sta cambiando sede, gentili clienti rivolgetevi ad UNIEURO, quello dell'ottimismo che è il sale della vita.
Strano vedere le serrande di un centro commerciale chiuse, un piccolo pugno nello stomaco.
Ligie io e l'imbrattatele siamo entrate nel sale della vita e uscite con un ipod fucsia e trenta euro in meno. Prima di uscire ho interrogato la ragazza della cassa, chiedendo notizie dei suoi vicini di casa.
Altro che spostamento dell'attività!!!
PC CITY ha chiuso, il sindacato è riuscito a salvare metà dei lavoratori affidandoli all'insaporitore, l'altra metà lavorerà negli ex locali che saranno trasformati in un magazzino di abbigliamento e saranno in prova per un mese.
Altro che belle notizie, basta uscire per rendersi conto che qualcosa sta accadendo.
Mai una bella notizia, mai!

mercoledì 11 marzo 2009

c'è chi sostiene che questo sia il paese di povia e di berlusconi

L'imbrattatele compra quasi ogni settimana il "cioè", dico quasi perchè dipende da quale trucco o accessorio vendono, quindi diciamo che l'imbrattatele compra l'accessorio/trucco del cioè. Apre comunque il cioè e va alla pagina test che propina a tutta la famiglia, alle volte anche a zorba. Non ho mai pensato di dare un'occhiata al contenuto, perchè il cioè è cioè da sempre, non cambia mai, cambiano i gruppi e gli attori del momento, il resto è sempre uguale.
SBAGLIO, ENORME MADORNALE SBAGLIO.
Oggi leggo l'unità on line e rabbrividisco, mi fiondo sui cioè, per il momento tutto a posto, da oggi passerò in rassegna le sue letture, inizia la censura o quantomeno la lettura di gruppo.
La situazione si complica. Provate a dare uno sguardo qua...
Top girl del mese di febbraio ha dedicato sei pagine ai giovani neofascisti.
Alcune lettrici sul forum di topgirl si sono lamentate per il contenuto dell'articolo e la discussione si è spostata anche su facebook.
E' intervenuta direttamente la direttrice del mensile per rispondere ad un professore indignato. A chi l'avvertiva che le vendite del mensile sarebbero crollate dopo l'articolo sui giovani nazifascisti ha risposto:
«Si ricordi che questo e' il paese di Povia e Berlusconi. Uno ha quasi vinto Sanremo e l'altro... Inutile che glielo dica. Ovviamente non era mio obiettivo quando ho commissionato quel reportage, ma cosi è se vi pare».

Ed ecco la recensione dell'articolo da parte di una giovane lettrice:

Di fronte a una piccola e misteriosa introduzione dove si nominano appena le consuetudini di questi gruppi NeoNazisti, come violenza, discriminazione e così via, vengono presentati questi ragazzi come un gruppo di giovani che da un senso alla propria vita, con foto ammiccanti, accenni sui loro vestiti e la loro moda, sui tatuaggi, sugli occhiali da sole.

La violenza? Solo per legittima difesa!
Lo squadrismo? Si impara ad obbedire!
La donna? È moglie e madre prima di tutto!
Giovane ti senti diverso da questa società alienante (tutti i giovani si sentono diversi)? Allora sei Fascista!

Interessante sarebbe sapere chi è l'editore di Topgirl, così giusto per curiosità

guardando indietro, sguardo offerto dalla riflessione di Graziano

"Sarò libero soltanto quando avrò votato Fini", così Graziano ieri ha esordito dopo avere letto un articolo del corriere della sera, al punto soci di una cooperativa della grande distribuzione, notoriamente rossa, almeno lo era qualche anno fa.
Sì, Vincenzo, pesa su di lui il passato. C'entra la primavera di Praga, c'entra lo spaccamento del partito comunista, c'entra il suo percorso di attivista nel partito.
Non sono solita inserire poesie nel blog, peraltro non mi piacciono neanche.
Il fuggitivo diceva che interpretate dal poeta assumono un suono diverso, neanche ascoltate direttamente dagli autori mi hanno mai emozionata.
Oggi eccezione solo per Graziano.
Vado, il mio piccolo terrazzo mi aspetta, infilo il pile e i guanti da giardinaggio

I ragazzi di Praga - Antonio Pisanti

I ragazzi di Praga
al suono di nuove chitarre
ballavano ieri lo shake,
oggi si sono seduti
a catena sul selciato
innanzi ai cingoli
del carro armato
e le chitarre suonano
canti di dispetto
e di dolore
contro l’invasore.

Le ragazze di Praga
oggi non ballano
danze erotizzanti,
ma sono più leste
con la minigonna
nel correre incontro
alla morte ed innalzare
una bandiera
e l’intesa con i loro compagni
è in un sorriso.

Tutto il mondo
ha parlato
dei ragazzi di Praga,
ma sempre senza
mai alzare troppo
la voce:
per non disturbare
chi “in casa propria”
può ammazzare
anche il fratello?

I ragazzi di Praga
non ballano oggi lo shake,
oggi si sono seduti
accanto ai feretri
dei loro caduti
e chiedono
”Perché, compagno?”
al soldato di Mosca
che non può spiegare
e si guardano
senza parlare.

martedì 10 marzo 2009

piume


Questa foto perchè un pochino fisicamente mi assomiglia. L'imbrattatele impietosa mi ha liquidata con un ironico "ti piacerebbe!!"
La necessità di riposare è diventata un imperativo, lo faccio appena posso. Ho imparato a spegnere il cellulare e a staccare il telefono di casa, a dimenticarmi dell'orologio, ovviamente nei rari momenti in cui sono da sola.
Sarà che sta arrivando la primavera, l'ho attesa tutto l'inverno e adesso che è quasi arrivata io ho smarrito tutte le energie che avevo nell'attesa.
Camu dirà -come le vecchiette-.
Sbaglia, le vecchiette sono più arzille fortuna loro.
Diciamo che sono come un orsetto che ha scambiato la quasi primavera per l'inverno.
Oggi ho fatto servizio in cooperativa e chi ha fatto servizio con me ha detto commentando un articolo del corriere della sera:
"Saprò di essere un buon elettore il giorno in cui mi sarò liberato dai miei retaggi culturali ed avrò finalmente votato Fini"
Gli ho risposto.. "stai scherzando vero? cosa stai cercando di dirmi?"
e lui serio "nulla di più di quando ti ho detto, sarò finalmente libero quando voterò Fini"
Poi mi ha raccontato un pezzo di "indovina chi viene a cena?", giusto per rimarcare il concetto, non ho capito niente dei suoi discorsi, ho spento l'audio e osservato il labiale stancamente facendo cenni con la testa.
Mi è venuto ancora più sonno... ho solo desiderato le mie piume e tanto silenzio.
Mi sembrano tanti pazzi là fuori, o forse la pazza sono io, siete voi che mi leggete e che postate sui vostri blog, che vi indignate e cercate di informare.
Non è sera stasera, non era giornata oggi, vedremo domani, io la dedicherò alla bouganville e alla pulizia del piccolo terrazzo.
Hasta la vista e buena suerte.

domenica 8 marzo 2009

Dimmi quanti vani hai ti dirò che politico sei parte seconda


Ditemelo... quanto sono avanti? Forza, ditemelo!

E' la nuova trovata di silviastro in collaborazione con il suo avvocato, per avvicinare gli italiani alla politica ha pensato al nuovo piano casa.
Dunque possiamo aumentare la cubatura delle nostre case, aggiungendo uno o due vani.
Aumenteremo così le nostre possibilità di carriera in politica. Ricordate il post di qualche giorno fa?
La regola è quella dell'autocertificazione, cioè io invio un'autocertificazione al comune dicendo che mi approprierò del pianerottolo e chiuderò il mio bel terrazzo.. se tra trenta - sessanta giorni dal comune nessuno mi dirà nun se può fa' procederò.
Confido nel fatto che il mio comune si perda i documenti o sia semplicemente intasato, così con il suo silenzio assenso potrò procedere.
E' la mia prima casa quindi non pagherò l'ici sull'ampliamento e stando al programma di rialzati piemonte non pagherò neanche più l'irpef comunque.
Wow grande trovata, speriamo che il mio vicino non faccia prima di me... stiamo per giocarci ai dadi il pianerottolo.

Ueilà Marco che mi dici?

L’ultima immagine che avevo di lui era quella del "ueilà Marco che mi dici?" urlato da una terrazza ad un’altra terrazza. Così si sono sempre svolti i dialoghi tra due vicini di casa, che hanno abitato lo stesso territorio per oltre venti anni.
Oggi ho sentito il ueilà Marco che mi dici non più urlato, il tono molto più basso. E’ bastato un inverno per cambiare il corso delle cose.
Oggi l’ho visto su una sedia a rotelle, avvolto da una coperta, spinto dalla figlia e posizionato in modo che potesse prendere qualche raggio di sole.
Mi hanno detto di lui che ha un tumore, più tumori, che non ne avrà per molto.
Strana la vita, sarà ancora più strano non sentire quell’ueilà Marco che mi dici?
Sarà vero quel detto che per ogni anziano che muore c’è un bimbo che nasce?
Forse sì.
Quell’ueilà Marco che mi dici verrà sostituito dalle risate di un bambino.
Lo stiamo aspettando, oggi lo abbiamo festeggiato, è ancora piccolo nel grembo della sua mamma.
Abbiamo festeggiato tre volte: un compleanno, una nascita e la festa di tutte le donne.
Senza una mimosa e questo mi è piaciuto.
Sulla tavola un mazzo di tulipani gialli.
Tutti insieme: futuri nonni, futuri bisnonni, future zie, prozie, cugini e biscugine.
Non sappiamo ancora se ci sarà un matrimonio, per il momento abbiamo la certezza di una nuova vita, i ragazzi hanno scelto di farlo nascere nonostante l’incertezza del lavoro.
La cosa che più mi ha colpita é che hanno subito comunicato a tutti la notizia.
Dividere pesa di meno, non tutti lo capiscono.
La sorella del futuro papà quando ha saputo la notizia lo ha cercato sul cellulare, oggi raccontava che palpitante cercava di interrogarlo per sapere fino a che punto fosse pronto alla paternità e la risposta è stata: non lo so se sono pronto, so solo che la amo, la amo proprio tanto.
Oggi una notizia cattiva e una bella.
Oggi pareggio, è già qualcosa….
Ciao signor Ueilà

sabato 7 marzo 2009

rialzati piemonte ???!!!????


Giuro, non mento, ieri mentre guidavo per andare dal medico folle, un giorno vi racconterò di lui, oggi non ci azzecca niente, ebbene mentre guidavo lentamente su e giù per le dunette che il nostro sindaco carletta ha voluto regalarci, l'ho visto:
ho istintivamente frenato, incredula. Poi ho rimosso, fino a questa mattina, non so esattamente perchè ma mentre inzuppavo il biscotto del latte mi è ritornato in mente, l'ho visualizzato, quasi a grandezza naturale, un bel cartellone pubblicitario con scritto a grandi lettere:
R I A L Z A T I P I E M O N T E
dietro un bel faccione, un individuo creato a perfetta somiglianza del silviastro, non trovate che in fondo tutti quelli del pdl abbiano un minimo comune denominatore, quel falso sorriso ipocrita stampato sul volto, a dire il vero sono inguardabili tutti i faccioni dei cartelloni elettorali, quel sorriso fatto di guardasononatoperinteressarmidite e quel retrosorriso che dice nonmenefregauncazzoditeadoromematuvotaperme.
La ricerca su google mi ha restituito il solito articolo de Il Giornale, incredibile per ogni cosa che mi colpisce negativamente, c'è un ritorno su questa testata.
Per farvela in breve e poi se vorrete anche questa volta farvi del male o semplicemente saperne di più ecco il link.
Sembra che i miei concittadini non aspettino altro che la realizzazione della TAV per rompere l'isolamento ferroviario verso la Francia e l'Europa, si aspettino treni che portino i pendolari nella grande città con gli stessi tempi dell'ottocento, vogliano spendere di meno per l'energia elettrica, e chiaramente si suggerisce loro il nucleare, ben più sicuro di ventanni fa, esigano meno tasse per tutti e soprattutto per le aziende che vanno coccolate, si aspettano il taglio dell'irpef sulla prima casa, che poi prima casa è per molte fortunate famiglie una casa a testa (moglie, marito, figli e nipoti), chiedano piu forze dell'ordine sul territorio, poco conta se il governo non stanzia fondi per benzina, carta per fotocopie, revisione dei mezzi..., certezza della pena per la criminalità che viene da fuori (per quella interna?) etc etc...
Sono sempre più disorientata, c'è qualche regione che può ospitarmi?
Anche se temo che contemporaneamente al cartellone affisso qui nella mia cittadina di 15000 anime, lo stesso cartellone sia stato affisso negli altri comuni delle regioni ancora governate dal centro sinistra.
Temo di essermi persa qualcosa, non mi spiego tutti questi cartelloni pubblicitari che celano messaggi politici, siamo forse in campagna elettorale?
Quasi quasi oggi esco con l'imbrattatele e qualche pennarello per modificare i tratti del faccione....
Giulia, se mi leggi, resta a Madrid.. hasta la vista e buona suerte

venerdì 6 marzo 2009

i rumeni e i media

Mattina
Esterno

Pacco vuoto di preservativi in mezzo alla strada

io: ma porca miseria, vorrei sapere chi è quell’incivile che butta una scatola in mezzo alla strada
imbrattatele: sicuramente un rumeno
Io: ????
Imbrattatele: ora non prendertela con me, tu e la tua smania di guardare annozero

Post ad personam


Anche oggi f&u si è alzata piangendo e con il mal di pancia, anche oggi ha il mal di scuola, ha il mal di Maria Augusta, la sua insegnante di italiano.
Maria Augusta pensa che l’approccio urlante sia quello giusto, che il fare passare il quaderno con i suoi errori di banco in banco, sia il metodo giusto affinché tutti prendano nota che certi errori non vadano fatti.
Maria Augusta pensa che i bambini di quarta elementare debbano essere stropicciati e strattonati per potere arrivare alle medie con la corazza.
Non commentate suggerendomi di parlare con l’insegnante.
Già fatto.
Stamattina ho smesso i panni di mamma, per indossare quelli del psicoterapeuta.
Ha vomitato e poi sono riuscita a rasserenarla.
Sulla soglia le ho ricordato che la scuola non è una corsa, l’importante è arrivare, l’importante è non scoraggiarsi e non lasciarsi prendere dall’ansia, perché annebbia la mente e poi non si riesce più a scorgere i propri pensieri.
Sono esausta, vorrei seppellirmi di nuovo sotto il piumone.
Duro il mestiere di una mamma, più duro ancora quello di alunna.
Un mestiere che mai vorrei fare? Quello dell'insegnante nelle scuole primarie di primo e di secondo grado...
Una cosa che mai vorrei tornare ad essere? Un' alunna

giovedì 5 marzo 2009

nel mio bagno la famiglia è laica, fuori anche


Nella nostra minuscola casa dai grandi terrazzi le migliori conversazioni si svolgono nel bagno.. al mattino superaffollato, tre donne e un gatto.
Fichi&uova questa mattina seduta sull'unico posto che un bagno può offrire

f&u: stamattina mi tocca la verifica di religione
io: mi auguro tu abbia studiato
f&u: no ieri no, ma lo scorso giovedì ho letto le storielle, non è mica studio leggere storielle, ti sembra?
io: storielle, quali storielle?
f&u: le storielle di quello lì che seeee figurati da un pesce ne ha fatti tanti, mah
io: parabole, si chiamano parabole
f&u: va bene parabole se ti piace di più così, a me sembrano storielle

mercoledì 4 marzo 2009

il popolo dei senza gelato e la buvette


Questa mattina ho annotato sul diario dell'imbrattatele che a partire da oggi verrà a casa a mangiare per due ragioni:
1) non se la sente più di mangiare in mensa sapendo che io sono a casa, potere staccare per un'ora dall'ambiente scolastico la rasserena e considerato che fichi&uova è a scuola, possiamo parlare liberamente
2) per una questione di risparmio, evitiamo così di spendere 5 euro al giorno per un piatto di pasta e contorno

Intanto i nostri parlamentari mangiano alla buvette spendendo 1 euro e 50 centesimi al giorno. Insomma vi rendete conto?
E hanno anche il coraggio di lamentarsi che alla buvette non servono i gelati (cliccate se avete ancora un minimo di fegato sano)
Io non so se vi rendete conto, altro che la rivolta dei forni dei tempi di renzo e lucia, altro che ghigliottina dei tempi di robespierre, qualcuno ha ancora la capacità di indignarsi?
Peggio della ghigliottina? Mandare i nostri politici a lavorare in miniera, a lavorare nelle catene di montaggio, a raccogliere i pomodori nei campi sotto il sole e con uno stipendio da miseria da dividere con i caporali.
La mia ricetta anticrisi?
  • Meno assistenzialismo imprenditoriale, basta con i regali alle grandi aziende, controllate onorevoli controllate!!!
  • Lotta all'evasione fiscale, meno condoni più sanzioni
Potremmo magari pensare ad un programma politico, noi delle donnette, o più semplicemente ad una ricetta anticrisi. Inserite, scaldatevi, commentate .. poi raccogliamo e giriamo a quelle teste di beep che occupano le cadreghe, decideremo il modo giusto per farlo.
Can you hear us?

firmato: le donnette neanche poi tanto rivoluzionarie

martedì 3 marzo 2009

minchiachepalle jones

Premio Hugo - Miglior romanzo breve 2006.
L’imbrattatele ha letto Coraline in tre giorni, altrimenti che romanzo breve sarebbe? Ieri sera me lo ha messo tra le mani, perché un conto è leggere da soli, un conto secondo lei è condividere una lettura, altro conto se a leggerla per tutti sono io.
E’ un’abitudine che abbiamo da sempre, le piace il mio modo di leggere, soprattutto per le voci che affido ai personaggi, assolutamente inverosimili a suo avviso, se poi si aggiungono le reinterpretazioni del testo l’appalto è assicurato.
Dunque da ieri sera si è aperto il cantiere di lettura ad voce alta:
lettore: minu
pubblico: l’imbrattatele
romanzo: Coraline

Ed è subito stato scontro sulla pronuncia, scontro vivo ed acceso. Coraline è un nome americano, secondo voi come andrebbe pronunciato?
Secondo me: Coralain
Secondo l’imbrattatele: Corelain
A anziché E, E anziché A

Per tagliare la testa al toro, Coralain/Corelain è stata ribattezzata da me: minchiachepalle.
Giuro ho temuto che ci bussassero dall’appartamento vicino, talmente l’imbrattatele ogni volta che cambiavo Coralain/Corelain in minchiachepalle jones scoppiava a ridere rumorosamente.
La lettura del capitolo si è protratta più del previsto, le continue risate e gli aspettaaspettaaspettache miriprendo hanno ritardato il momento di andare a nanna.
Però vi garantisco che questa mattina ci siamo svegliate entrambe di buon umore, e la prima parola del mattino è stato il titolo del romanzo: minchiachepalle.
So che in quanto mamma, dovrei evitare questo genere di linguaggio, però ho catturato il mio pubblico ed ora l’imbrattatele si augura che quando uscirà Coreline al cinema, il titolo possa essere: minchiachepalle jones!

Intanto l’imbrattatele continua ad essere esaltata e conta i giorni che mancano alla proiezione di minchiachepalle jones. Oggi ha ravanato su internet perché non riusciva a capire cosa fosse il sistema stop motion, metodo di lavorazione di Coraline.
In maniera molto semplicistica la stop motion non è 3D, tutto è fatto rigorosamente a mano.
Per chi avesse voglia di saperne di più ecco il sito dove spiega dettagliatamente il metodo

lunedì 2 marzo 2009

Dimmi quanti vani hai ti dirò che politico sei


Berlusconi e le sue ville
Bossi e la sua villa
Veltroni e la casa della figlia a new york
D'Alema e la barchetta...

paga bene la politica neh?

Non ho mai conosciuto un sindaco che vivesse in un appartamento, per fare politica occorrono quindi degli ampi spazi, il mio terrazzo vale?

Facciamo insieme un censimento delle proprietà dei nostri politici? Così giusto per diletto

Facendo una ricerca su google sono arrivata qui. Si tratta di un articolo tratto da "il giornale" nel quale si traccia un elenco delle proprietà dei politici, ovviamente soprattutto quelli di centro sinistra, quando arrivano a Berlusconi scrivono ed io copio testualmente:
Silvio Berlusconi nel 2006 ha dichiarato 5 appartamenti e due box a Milano, più due in comproprietà sempre a Milano...

villa san martino, villa certosa e tutti gli altri possedimenti di chi sono???? certo che questi de -il giornale- sono proprio vergognosi! va bene che è di proprietà di paolino il fratellino di silviastro, però.. almeno evitate di scriverlo un articolo così

la rivoluzione vien mangiando


Se io avessi mangiato per tutto il tempo per il quale mi sono occupata di cibo durante il fine settimana, sarei oltremodo obesa.
Sabato pomeriggio ho dovuto sostenere mia sorella che aveva il compito di relazionare sull’avigliana gas (gruppo di acquisto solidale), anche lei come me non ama granché parlare in pubblico ma quando parte poi non la ferma più nessuno, sicché dai venti minuti a lei concessi, se ne è presa dieci in più.
Interessante il tema delle arance. Da questa mattina ne ho già mangiate tre, tutte in spremuta, slurp.
Anni addietro mi ero indignata perché i produttori anziché regalare i propri frutti, avevano deciso per protesta di schiacciarli sotto le ruote dei propri trattori. Era il tempo in cui sentenziavo senza entrare nelle cose.
Sapete quale è il prezzo di acquisto delle arance che la grande distribuzione impone ai produttori? Zerovirgolatrentacentesimi. Questa è la ragione per la quale molte piccole aziende non riescono a sopravvivere, questa è la ragione per la quale preferiscono schiacciare i loro agrumi sotto le ruote di un trattore piuttosto che morire.
La esse di solidali significa tendere una mano a questi agricoltori e stabilire un prezzo vantaggioso sia per chi produce sia per chi acquista. I quindici chili di arance che stazionano sulla mia terrazza sono stati pagati zerovirgolaottantacentesimi, io sono contenta sia perché profumano di sicilia sia perchè ho pagato un prezzo ragionevole, il produttore perché ne ha tratto vantaggio e in questo modo riesce a pagare i suoi braccianti delle cifre degne di vita.
Ma sabato non è stato solo gas, non è stato solo arance, non è stato solo paneanzichèjazz è stato anche disputa ed io c’ero ed ero dalla parte di chi la disputa l’ha provocata. E stando dalla parte di chi la disputa l’ha provocata, ho discusso anche con chi mi sedeva a destra e a sinistra, disputa bipartisan.
La conferenza si prefiggeva di parlare di bio, osannandolo e denigrandolo nello stesso tempo. Abilmente hanno cercato di non dare spazio a chi nel bio ci sta da venticinque anni, a chi ha suggerito il mercato del bio all’amministrazione locale, forse cercando anche una forma di pubblicità personale. L’amministrazione ha sposato il progetto, tanto è vero che sabato ha presentato l’osservatorio, ed ha cercato di tagliare fuori chi il progetto lo ha partorito, adducendo come scusa che i produttori sarebbero stati coinvolti in seguito. Così per tutta la durata della conferenza i relatori hanno fatto la solita demagogia, parlando di un tema che solo chi si china per zappare la terra da venticinque anni conosce bene. Sostenendo persino che anche chi non sceglie di prendere la certificazione bio, deve considerarsi un produttore serio, che bisogna fidarsi. Dimenticando che in questo paese c’è anche chi venderebbe la propria madre, e oddio io in certi giorni addirittura la svenderei. Io dico che se le regole ci sono occorre rispettarle. Non è giusto che chi si è sbattuto, pagando oltretutto, per prendere un foglio di carta che attesti di essere confacente alle regole, e che si ritrovi i controllori nella sua terra un giorno si e l’altro anche, venga equiparato a chi sostiene di essere bio anche se non ha ritenuto opportuno pagare per un prendere un pezzo di carta.
Così è intervenuta lei a sua difesa, prepotentemente, proprio nel momento in cui si cercava di chiudere con la scusa del buffet, e si sa che quando c’è da mangiare, tutti si affrettano in un applauso. Certo il suo alzarsi dalla sedia e presentarsi prepotentemente e forse anche in maniera maleducata davanti alla platea ha destato mormorio.
Io l’ho apprezzata, ho applaudito e l’ho sostenuta anche dopo. Contestandole solo il modo.
Grande Gemma la pasionaria, sei riuscita a scaldare una conferenza che per quanto interessante stava prendendo un piglio un tantino noioso.

domenica 1 marzo 2009

Cosa vorresti dalla vita a parte un uomo con le mutande giuste?

E’ questo l’interrogativo che Juan Antonio pone a Cristina.
Vicky, Cristina Barcelona è l’ultimo film di Woody Allen, assolutamente a mio avviso imperdibile. E’ vero che io non faccio testo perché quando sposo un’artista, lo amo fino in fondo, anche quando qualche sua opera mi delude, pronta a dare sempre una seconda, terza, quarta possibilità. Con Woody non mi è mai successo, è tornato ad affascinarmi anche oggi, in questa piovosa domenica. Sono rammaricata solo per il fatto di non averlo visto prima, ma sì sa, minu è incapace di entrare in una sala cinematografica da sola e non sempre, quasi mai, trova la giusta compagnia. E’ anche vero che come mi ha insegnato qualcuno recentemente, piuttosto soli che con chiunque ed è anche vero che proprio chi ha filosofeggiato quanto sopra ora entra in sala accompagnato dicendo di essersi stufato di vedere un film da solo.
Più vicina al modo di intendere l’amore di Cristina che non a quello di Vichy o di Maria Elena. Esattamente, come Cristina, non so cosa voglio so solo cosa non voglio. Cristina è inguaribilmente romantica, pensa da adolescente, e per un breve momento di passione tende a perdere ogni senso della misura.
A chi ama Allen, a chi Allen proprio non riesce a reggerlo, a chi ama Barcellona e la Spagna tutta e non solo, è consigliata la visione di questo film.
Dimenticavo consigliato anche per chi oltre alle mutande giuste, apprezza anche la voce e l’ispanicità.
Insomma chi non lo avesse ancora visto… lo affitti e sprofondi nell’amore e nel suono della chitarra flamenco.
Mi penserete, assicurato.
Grazie Woody

Voglio il paraorecchie



Ho deciso, andrò in giro con il paraorecchie anche d’estate. Ne realizzerò di carini, caldi, freschi, floreali, fluorescenti, insomma mi sbizzarrirò, devo è una questione di salute psicofisica.
Un uomo di cinquantanni ha perso il suo posto di lavoro. Guidava una delle tante auto blu, tra i pochi tagli che hanno fatto hanno tagliato proprio la sua. E’ rimasto a piedi e sta sollevando l’opionione pubblica. Mi indigno anche io per tutte le auto blu che peraltro pago essendo cittadina italiana, ma non fatemi sentire colpevole. Quanto ha guadagnato quel signore in questi anni? Sicuramente tre o quattro volte il mio stipendio, per molte meno ore di lavoro.
Si è chiusa una porta si aprirà un portone, a me lo dicono almeno quattro volte al giorno, come il mangia una mela che leva il medico di torno. Ricordi Patascia quante volte ce lo hai ripetuto 'sta menata del portone quando si parlava di fusione per integrazione? Scusate, Patascia, per la cronaca, è il manager che seguivo per la principi&co spa. Patascia, al momento nessun portone aperto, cosa dici? Ah devo continuare a sperare, ti aggiornerò, tu continua a leggermi. Lei intanto continua a lavorare per il principe danzante, è fuggita a Milano insieme agli altri manager mentre ci vendevano gli uffici sotto il naso. Lei era di Milano.
Altro mio comportamento nocivo: compro le arance direttamente dal produttore, qualcuno mi fa notare che non è giusto, perché in questo modo se il mio esempio venisse seguito da tanti, la grande distribuzione si vedrebbe costretta a tagliare dei posti di lavoro e che dire dei piccoli commercianti poi, si vedrebbero, grazie al mio sconsiderato comportamento, costretti a chiudere le loro serrande, poco importa se per ogni chilo di frutta io in questi anni ho speso quattro volte tanto, frutta che il giorno dopo mi vedevo peraltro costretta a buttare più della metà.
Tranquilli se non trovo l’idea e il lavoro, tra qualche mese, non potrò comprare le arance neanche dal produttore, andrò a raccogliere quelle lasciate a terra, dopo i mercatini rionali.
Venerdì inoltre ho sentito parlare un imprenditore del caffè, mi è piaciuto veramente tanto, mi piacciono le persone che hanno passione per il loro lavoro. Parlava di solidarietà. Prende il caffè da produttori del Guatemala e dal vattelapesca, sincerandosi delle condizioni di lavoro di chi sui campi raccoglie i chicchi, perché sapete, sottolinea, mi girerebbero le scatole se sapessi che mio figlio dopo un’intera giornata di duro lavoro fosse pagato un euro. E’ una questione di etica, di stile, di pensiero, di cuore.
Sono andata a cercarlo dietro le quinte, abbiamo parlato a lungo, deve essersi sentito importante perché si è lasciato andare, mi ha svelato nomi di clienti che serve e che ha servito. Nomi noti, che conoscete tutti: papi, stilisti, imprenditori, politici.
Wow che occasione d’oro, gli chiedo se è interessato alla mia collaborazione, il sorriso stampato sul suo viso non si cancella, si accentua, gli occhi si stringono e poi mi dice: io in carcere ho tutta la collaborazione che voglio.
Il giorno dopo ho incontrato il mio amico cieco, collabora con l’amministrazione comunale, viene pagato 228 euro al mese, percepisce anche la pensione di lavoro e di invalidità, ma chi si occupa dei diversamente abili gli ha trovato un posto di lavoro di tutto rispetto, per toglierlo dal suo isolamento. Nonostante la sua cecità lui è attivissimo, gestisce il centralino e altro, lavora quasi tutti i giorni. Mi informa che ora l’amministrazione comunale si avvarrà per certi servizi dei ragazzi delle carceri.
Dopo il mio amico cieco, Orsola, oss in una casa di riposo. Sospesa per qualche mese dal lavoro, perché le cose, dicono le suore che gestiscono la casa di riposo, non vanno granchè bene. Sospesa perchè sospenderla costa meno del licenziarla.
Orsola è indignata, lavoricchia in nero in questi mesi, continua ad informarsi sulla situazione della casa di riposo, i letti sono tutti pieni, le pazienti quando le oss si assentano per malattia o ferie vengono legate al letto e imbottite di farmaci, così le raccontano le sue ex colleghe, fidandosi dei segni lasciati dalle cinture sulla pelle delle pazienti e dalla loro scarsa lucidità.
Orsola sottolinea anche la sorpresa di vedere queste suore cambiare ogni sei mesi l’auto, auto di un certo valore.
Siamo rimaste d’accordo che presto faremo una rapina in una banca locale, se ci andrà bene, nessun problema. Nessun problema anche se ci andrà male.
Io chiederò di diventare la collaboratrice dell’imprenditore del caffè oppure nella peggiore delle ipotesi, lavorerò presso l’amministrazione comunale. Abbiamo scelto apposta una banca locale, l'amministrazione deve dare precedenza ai carcerati che hanno delinquito (da delinquere, correggetemi) nel loro territorio.
Ah, dimenticavo, potrei sempre tagliarmi un dito, continuano a moltiplicarsi le offerte per le categorie protette!!
Patascia, patascia .. sai dove potresti mettertelo il portone?