lunedì 30 novembre 2009

mia mamma come donna, mia mamma come mamma



E' arrivato Natale.
D'anticipo, netto anticipo.
L'imbrattatele mi ha consegnato uno dei regali più belli della mia vita, era anche accompagnato da un voto e dalla raccomandazione della professoressa di farmelo leggere e poi il voto: 7 1/2.
Su sua raccomandazione lo pubblico sul blog e dovreste vedere i colori della mia coda da pavoncella, pavoncella bella.. ovvio ;)


1^ parte: mia madre come donna
Mia madre come donna è una persona "seria" (solo come donna però)
Sul lavoro s'impegna, ma lo stesso con allegria.
La trovo una persona intelligente e interessante.
Scrive molto bene (potrebbe diventare scrittrice se volesse), parla scioltamente e se la cava bene anche con l'inglese, quando cerca lavoro, anche se non è così giovane, lo trova velocemente, come lo schioccare delle dita.
Io me la vedrei bene anche come sindaco e non perchè è mia madre, perchè è veramente una grande persona.
Guarda programmi seri e non cavolate come "Amici" o "Il grande fratello"; ha anche gusti musicali seri e parla con persone che secondo lei devono meritare la sua amicizia e se una persona le sta antipatica non c'è verso di farle cambiare idea.
Mia mamma dal canto suo è una persona che si interessa di politica (pur odiando quasi tutti i politici).

2^ parte: mia mamma come mamma
Mia mamma è una tra le persone che stimo di più, se non la prima. Mi piace fare le commissioni con lei o andare a fare compere.
Mia madre sorride quasi sempre e urla solo quando vede disordine in casa, ma più che altro la maggior parte delle volte sembra che urli, in realtà sta canticchiando una delle sue canzoni, cambiando le parole. Canta quando sta facendo le pulizie o sta cucinando (ieri sera ha cucinato il pollo e le è venuto bene, visto che a me non piace molto, il fatto che io lo scriva è perchè lo ha cucinato molto bene).
Da un po' di tempo mia mamma ha ricominciato a mettere il grembiule mentre cucina, cosa che non faceva più da quando si è lasciata con papà.
Il suo hobby preferito è scrivere sul blog, ed entrarci dieci, cento, mille volte al giorno, solo per vedere se qualcuno ha lasciato qualche commento o per andare su shiny stat (anzi meglio shiny shat come dice lei) e vedere i passaggi per città.
Passa anche molto tempo con noi però e ci riempie di coccole o baci, anche quando non ce l'aspettiamo.
Lei fa parte di un gruppo d'acquisto solidale, meglio conosciuto come G.A.S..
Io somiglio molto a mia madre.

domenica 29 novembre 2009

GOD SAVE CIPPUTI'S FAMILY




Oh rabbia (direbbe l'orsetto whinnethepooh)
Ho una Proposta: immunità del capo del governo e dei suoi fidati amici solo a patto di dimissioni immediate; interdizione dai pubblici uffici e dal management di qualsiasi azienda.
Basta, basta e ancora basta.
Le dichiarazioni del silviastro mi provocano ingrossamento del fegato, le immagini dei suoi fidi compagni di partito: le palpitazioni.
Per loro è prioritario tutto quello che ha a che fare con la sfera del loro leader.
Ma quante famiglie con conti bancari in rosso mettono in priorità la riforma della giustizia?
Quante famiglie e single, che non riescono più a mettere insieme un pasto degno della parola sana alimentazione, si preoccupano del sistema giudiziario?
Pulizia del management politico anche pagando il prezzo dell’immunità, basta che si tolgano dalla circolazione.
E visto che ci siamo proporrei anche una pulizia accurata del management di ogni azienda.
Manager disposti a tutto pur di gonfiare le proprie tasche:
- tagliano posti di lavoro festeggiando con menu a base di tagliatelle e tartufi, pagati con soldi aziendali.
- sbagliano strategie di marketing sacrificando intere linee produttive
- delocalizzazione, outplacement e outsourcing sono parole facenti parte del loro dizionario quotidiano
Voglio continuare a lavorare, voglio continuare a sviluppare i miei lavori senza vedermeli sottrarre dalla parola outsourcing.
Voglio potere continuare a dare da mangiare alla mia famiglia, voglio assicurare loro la possibilità di curarsi e di studiare.
Dignitosamente, senza contare su ammortizzatori sociali.
Fermiamo questo scempio
God save Cipputi dai grassi e unti manager
God save Cipputi’s family dai vecchi e unti politici

domenica 22 novembre 2009

attacchina

Ieri ho fatto l'attacchina.
Mi ha coinvolta il bulldozer che in fatto di manifesti se ne intende.
La sua esperienza risale alla seconda metà degli anni settanta. Il suo gruppo di lavoro aveva la sede nel retro della biblioteca di una grossa cittadina operaia alla periferia sud di Torino.
Quando mia madre è venuta a sapere che sua figlia, quando usciva la sera, non ballava sul cubo, tantomeno si faceva di extasy e chimica varia, è quasi svenuta.
Lei e il suo gruppo si faceva di ciclostile e attaccavano manifesti di protesta.
Tutto qui, ma in una famiglia il cui motto era "se vi chiedono per chi vota tuo padre o tua madre dovete rispondere: per il partito della pastasciutta", l'attaccare manifesti di lotta continua o autonomia operaia o libertà di scelta per le donne in materia di figliazione, è stata un'onta indelebile e indigeribile.
Quasi inutile dire che il bulldozer ha continuato imperterrita nella sua campagna d'informazione.
Così ieri siamo partite lei, io, l'imbrattatele e f&u.
L'imbrattatele pur di marinare l'oratorio del sabato pomeriggio si butterebbe in qualsiasi iniziativa, così ha coinvolto la sua amica, nonchè compagna di scuola: la dolcissima calabrese.
La dolcissima calabrese è lo specchio dell'imbrattatele, la sua immagine capovolta.
Frena l'esuberanza dell'imbrattatele, calma e paziente, un fermo ostacolo all'incontenibile vitalità dell'amica, così pensavo all'inizio "finalmente qualcuno che sappia porre dei limiti a mia figlia"
Invece nella piccola calabrese, ogni volta che la incontro, ritrovo qualcosa dell'imbrattatele e così ieri quando è stata invitata a fare l'attacchina ha reagito con entusiasmo "che bello, mamma l'imbrattatele mi ha invitata ad appendere manifesti per avigliana, sono troppo contenta!".
E visto che dovevamo attaccare, ed essendoci poco spazio sulla cartellonistica, abbiamo anche occupato lo spazio della Porchietto e del logo del suo partito, ma tant'è.
Così ora sul suo bel faccino troverete l'invito ad una conferenza che si terrà presso il teatro Fassino (papà di Piero) in Avigliana, martedì prossimo alle ventuno.
Per fare chiarezza sulla pandemia globale dell'influenza porca, due medici dell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino verranno a spiegare il loro punto di vista a riguardo.
Per chi non conoscesse la realtà del nostro territorio, parlare dell'osp. Amedeo di Savoia, significa parlare di malattie altamente infettive, un lazzaretto dei tempi moderni.
Soddisfazione di affiggere manifesti sulla porchietto a parte, fantastico l'approccio con i commercianti.
Qualcuno il bulldozer non lo conosceva ed io ho fatto da trade d'union. Nei negozi dei commercianti antipatici non ci abbiamo messo piede, si ritenga insignito del titolo di amico delle donnette, chi ha ricevuto il manifesto.

martedì 17 novembre 2009

Et voilà LORIS


Allora ieri:
alle diciotto piangevo di dolore
alle ventitre piangevo di gioia
Meglio il secondo gruppo di lacrime, senza ombra di dubbio.
Signori e signore ecco a voi: LORIS, il mio primo pronipote ed io da ventiquattro ore sono prozia minu.
Auguri alla bella Oriana, che Diego li protegga .. sempre.
Che qualcuno protegga Diego.

lunedì 16 novembre 2009

Luna: the end

E' probabile che mentre io scrivo, a Luna stiano praticando l'iniezione che la porterà a chiudere gli occhi per sempre.
La decisione, sofferta, è stata presa stasera, tra le lacrime.
Era già nell'aria ieri, quando Novella mi ha chiamata perchè non aveva la forza di tirare fuori Luna dall'armadio, temeva fosse morta.
Piangeva Novella al telefono, distrutta da così tanti mesi di alti e bassi.
Luna è stata tirata fuori dall'armadio, aveva trovato rifugio sotto una pila di maglioni, ha aperto gli occhi dopo un po', esausta anche lei, come la sua dolce padrona.
Stasera ho accompagnato Novella nello studio veterinario, c'erano due giovani dottoresse, avrebbero voluto che Novella riportasse a casa Luna per potere vivere con lei le ultime ore.
Ho pestato i piedi, a tutto c'è un limite.
Novella è una donna distrutta dal dolore.
Completamente sola e in questi mesi ha accudito con estremo amore la sua piccola gattina, spendendo un'infinità di soldi.
Me la sono immaginata accanto a quel piccolo corpo martoriato, me la sono immaginata rientrare a casa dopo il lavoro con il terrore di trovarla morta.
Tutto questo perchè?
Per godere ancora di una manciata di ore di timide e incerte fusa?
Ho abbracciato Novella che piangeva a dirotto.
Ho pronunciato la parola soppressione, le dottoresse hanno annuito e poi mi sono venute dietro.
Novella non aveva il coraggio di prenderla da sola quella decisione, aveva bisogno di essere tenuta per mano.
Si è stretta forte la sua piccola Luna, le sue lacrime hanno bagnato il pelo così pietosamente arruffato e disordinato.
Ho visto piangere anche le due dottoresse, tiravano su con il naso, con le maniche del camice si asciugavano le lacrime.
Abbiamo pianto tutte e quattro, io soprattutto per Novella.
Ho riconosciuto quell'abbraccio, ho stretto anche io il mio gatto qualche anno fa, alla vigilia di un capodanno, l'ho stretto e accarezzato anche mentre gli facevano l'iniezione.
Ho accompagnato Novella fin dentro casa, sono passata anche un attimo fa.
E' più tranquilla ora, quasi sollevata.
Mentre rientravo nel mio portone, lei è uscita ancora un attimo sul terrazzo, è arrivato Zorba, lei ha sorriso, è entrata ed è uscita con una ciotola piena di crocchette.
Lui si è fatto accarezzare, gliel'ho lasciato in affido condiviso.
L'amore può provocare anche dolore.
Buona notte Novella, sogni d'oro.
Luna nessuno più ti tormenterà con prove di glicemia, flebo di vitamine e quantaltro il tuo piccolo corpicino ha sopportato in questi mesi.
Buon riposo piccola gattina bianca e nera.

domenica 15 novembre 2009

All Blacks


Why San Siro?
Speriamo che gli All Blacks giochino a Torino alla prossima ostensione del sacro lenzuolo, noi ci saremo.. esattamente come un anno fa, ricordate?

sabato 14 novembre 2009

Quando la solidarietà è maschia

E’ stato doloroso.
Ci sono ritornata con f&u e l’imbrattatele. Avevo bisogno di un documento e così sono ritornata, nella principi&co spa.
Abbiamo attraversato il piazzale, f&u saltellava allegra.
Mi hanno chiesto di indicare le finestre dell’ufficio nel quale ho lungamente lavorato.
Abbiamo fatto aprire le vetrate con il logo aziendale… f&u era incantata "wow porte che si aprono da sole, magia!" abbiamo percorso il lungo corridoio con al centro il grande tappo di bottiglia, l’imbrattatele si è persa nella pinacoteca aziendale e poi il giochino della scala mobile, i loro commenti, quello piccato di f&u “si sarà anche bello qui, ma c’è puzza”, poi un’impiegata che non ho mai visto prima, ne hanno licenziati circa ottanta ed ora a busta paga c’è del nuovo personale.
Aveva il documento richiesto tra le mani.. impedito l’accesso negli uffici o forse è stato un gesto gentile per farmi perdere meno tempo?
Poi due ex colleghi, si guardano stupiti, punti interrogativi al posto delle pupille.
Non si fermano, tantomeno sorridono alle mie bimbe, forse agitano una mano in segno di saluto, ma non ne sono certa.
Siamo stati colleghi per molti anni, il loro reparto non è stato toccato dalla mobilità, uno dei due è sceso in assemblea sindacale durante le ultime settimane, la paura ha sfiorato anche lui.
E’ stato salvato, forse perché parente del principe dagli unti capelli.
Lui salvo io fuori, nessuna parentela di rispetto io,
Cafoni hanno apostrofato f&u e l’imbrattatele.
Idioti e senza palle pensa la minu.
Evviva la solidarietà

giovedì 12 novembre 2009

un bel gioco è bello quando dura poco


Io questi politici proprio non li sopporto.
Bondi e Capezzone che rilasciano dichiarazioni scandendo le parole, convinti che al di là delle telecamere ci sia un esercito di dementi .. (sigh in fondo non hanno tutti torti)
Cota che evita di guardare la telecamera, tiene lo sguardo quasi basso.. parla non credendoci in realtà
Tremonti ogni giorno ha un nuovo brufolo, dura la vita con un premier così neh?!
Cicchitto e Gasparri che mentre parlano sembrano contare i soldi che entreranno nel salvadaio per ogni dichiarazione pro-capo
Schifani suda antipatia da ogni suo poro
E poi Quagliariello, La Russa, i legali del gruppo pdl...
Basta vi prego basta, qualcuno fermi questo gioco, perchè un bel gioco è bello quando dura poco

martedì 10 novembre 2009

accattatevi stu vaccino

Ed eccomi alle prese con l'influenza.
Chi sta avendo la peggio è f&u.
Sono andata a prenderla a scuola giovedì scorso, febbre contenuta, molto contenuta.
Nonostante tutto viene spedita fuori dall'edificio scolastico insieme ad altri otto bambini e siamo solo alle 10,30 del mattino.
Il personale ATA (bidelle) sono in fibrillazione isterica, urlano portandosi le mani al capo.. sarà la suina? sarà la suina?.
Consiglio loro di mantenere la calma, suina o non suina.
Passo in farmacia e compro del paracetamolo e un antitosse.
In serata la situazione peggiora e il termometro si avvicina a quota quaranta.
Quattro giorni di coperte e poi come è arrivata la febbre scompare lasciando il corpo sconquassato dal grande tossire.
Ieri sera devo ammettere che la preoccupazione ha colpito anche la minu, che ha formato il numero della guardia medica ostentando sicurezza.
Mi consigliano gocce di paracodina per evitare attacchi convulsivi portati dagli spasmi bronchiali.
Oggi f&u nonostante sia sfebbrata ha trascorso la sua giornata sotto un caldo piumone dormicchiando.
Il medico sostiene ci sia lo zampino della paracodina.
Non siamo in allarme ma la soglia d'attenzione è alta.
Se i media evitassero di preoccuparmi vomitandoci addosso bollettini di morte, io e milioni di altri genitori vivremmo un tantino più tranquille, i nostri figli idem

lunedì 9 novembre 2009

mozziconi di un pensiero

Unica cosa degna di nota di questo periodo invernale: il saluto quotidiano di un anziano che porta a spasso il suo cane in una stradina di campagna.
Percorro quella stradina ogni mattina per andare al lavoro e lui è lì puntuale a darmi il suo buongiorno, sorridente, sereno con il suo cane bianco che gli trotterella allegro davanti.
All'inizio alzava timidamente la mano, ora si sbraccia per salutarmi ed io faccio altrettanto dentro il mio abitacolo in ferro.
Era anche lì questa mattina, protetto dalla pioggia da un ombrello nero, lui e il suo cane.
Il suo sorriso mi contagia.
A volte basta poco.

ps giovanardi mi fa schifo, gli altri uguale
giovanardi è sempre quello che infervorandosi aveva mandato a dire ai valligiani del mio territorio (valle di susa) "non sanno capire la modernità"
ps2: anche don minzo mi fa schifo, stasera dopo l'editoriale sul tg1 sulla costituzionalità del lodo alfano, mi fa schifo ancora di più