Tatanka ieri è riuscita a combinare uno dei suoi disastri.
Nonostante la raccomandazione di non buttare nella tazza del bagno i fazzolettini di carta… e nonostante lei ovviamente neghi di averlo fatto, ciononostante appunto, il bagno si è allagato.
Sostiene Tatanka di avere tirato l’acqua forse un po’ eccessivamente perché notava che un pezzo di carta non andava giù.
Quindi mentre l’acqua correva e correva, Tatanka sostiene di essere SOLO andata un attimo in sala, di avere rifatto il letto/divano, di avere arieggiato la camera e di essere tornata in bagno.
Sostiene Tatanka di avere notato che il bagno si era allagato, così decide di chiamarmi per evidenziare il problema.
Allertati nell’ordine l’amministratore, lo spurgatore e santo Carlo da Hubert ed avere predisposto un breve corso telefonico sull’uso del mocio vileda a Tatanka stessa, l’evento pensavo si fosse affievolito.. o almeno così credetti, fino al punto in cui il telefono tornò nuovamente a squillare.
Sostiene Tatanka di avere ricevuto la visita dell’inquilino del piano inferiore, che sollevava un nuovo problema: l’acqua correva dal nostro pavimento al suo soffitto, se ne era accorto argutamente il figlio, che intento nell’atto di liberare il suo corpo dell’acqua in eccesso, notava che il suo capo e le sue braccia si bagnavano di un liquido che sopraggiungeva al di sopra della sua testa.
Richiamato nuovamente santo Carlo da Hubert che intanto si era messo in marcia per raggiungere l’area del disastro, mi tranquillizzava mettendomi a conoscenza che nulla si era rotto e che l’acqua era scesa al piano inferiore per effetto cascata.