martedì 30 marzo 2010

come se fossero sarzette

Ho fatto una pausa per sfuggire alla strega, sono scesa in officina, ho preso un panino immangiabile dalla macchinetta distributrice e mi sono seduta sulla seggiola nella zona relax.
Alla mia destra camion e camion, tutti pieni di immondizia.
L'azienda per la quale ho lavorato negli ultimi sei mesi ripara i mezzi dell'immondizia, qualcuno dovrà pur farlo se volete vivere in un mondo pulito.. o no?
E' arrivato prima un collega, poi un altro e poi un altro ancora.
Tutti a chiedermi se il contratto mi era stato rinnovato.
Non sono giovani, tranne qualche rara eccezione.
Sono tutti italiani perchè gli extracomunitari non sono visti granchè bene, anzi per nulla.
Gli ho risposto con gli occhi nel panino perchè le loro attenzioni mi hanno commossa e gli occhi mi si sono riempiti di lacrime.
Poi uno per tutti: "così non va.. non va per niente bene.. no no non va, questi devono capire che la gente non va trattata come se fosse sarzette"
Poi ancora più serio si è chinato davanti a me, mi ha guardata negli occhi e mi ha chiesto di portargli il curriculum, che avrebbe fatto un tentativo.
Meno male che è arrivata la strega perchè altrimenti sarei scoppiata a piangere.
Ci siamo dileguati tutti, stavo per salire le scale che portano agli uffici, poi un piccolo fischio.
Mi sono girata, di nuovo lui nella sua tutaccia sporca e maleodorante, il suo sorriso e un' ultima raccomandazione
"domani mi porti il curriculum, non se ne dimentichi per cortesia"
E lacrime sono state

venerdì 26 marzo 2010

Whillie ha urlato il suo amore prima dello schianto

E' morto il piccolo Whillie, il cane casanova di Avigliana.
Il Romeo del centro storico, ieri prima di essere schiacciato dalle ruote di un suv, ha ululato il suo amore alla bella Giulietta, che lo guardava da un terrazzino del centro storico, poi lo schianto.
Si può morire per amore.
Interrotto il traffico a lungo, sono intervenuti anche i vigili.
Davanti ai cancelli della scuole, in panetteria e lungo i marciapiedi, il piccolo Whillie ha tenuto banco.
I bambini si passavano la notizia prima di entrare a scuola, qualcuno ha pianto, qualcuno ha trattenuto le lacrime nascondendosi il volto con le mani, qualcuno ha urlato contro gli automobilisti.
Finalmente ho sentito la cittadinanza viva.
La passionalità del piccolo Whillie ha risvegliato gli animi assopiti.
Ciao scricciolo

domenica 21 marzo 2010

vamos a la playa oh oh oh oh


L'uovo di Pasqua alla minu è già stato consegnato.
All'interno ho trovato la non revoca del contratto di lavoro a partire dal giorno di pasquetta.
Pasquetta da disoccupata.
Per la prima volta in questi due anni da disoccupata perdipiù precaria ho accolto la notizia con sollievo.
Non sentirò più la suoneria del cellulare della figlia dell'imprenditore piciu intonare sincerità
Non sentirò più disquisire del grande fratello.. già qualcuno dirà ma è finito, sì ma ci sono tutti i programmi di approfondimento (sigh)
Non sentirò più commentare le notizione del tiggì di Italia Uno
Non sentirò più parlare delle intelligenti interviste di Barbara d'Urso della domenica pomeriggio
Non sentirò più sparlare del popolo dei no tav, così troglodita a loro dire da non accettare le compensazioni che lo stato mette sul piatto, e fare diventare la valle un vero e proprio principato del Liechtenstein
Non dovrò più assistere all'incompetenza nel gestire il personale
E soprattutto non dovrò più subire le urla della strega, con la sua vocina stridula da gatta in calore
Per la prima volta... evviva la disoccupazione!
Piuttosto pane e cipolla
Ed ora.. mareeee

mercoledì 17 marzo 2010

Bruna e la cittadinanza italiana

Bruna è arrivata dall'Albania più di dieci anni fa. Oggi pomeriggio è diventata cittadina italiana prestando giuramento davanti al sindaco di Avigliana.
Aveva un seguito di amici e parenti, soprattutto di cittadini, quei cittadini che più di dieci anni fa hanno offerto a Bruna aiuto, le hanno offerto un lavoro e la possibilità di integrarsi.
L'ho incontrata questa sera in occasione di una riunione del direttivo della coop.
Era ancora vestita a festa, un elegante completo nero, i suoi capelli biondi ben raccolti, un sorriso felice.
Abbiamo brindato con succo di frutta e merendine prive di grassi della linea 4-10 coop.
Non ho mai visto Bruna così felice.
L'ho baciata più volte, sembrava una sposa.
Bossi, borghezio, calderoli, cota.. scordatevi lo scalpo di Bruna.
Oggi Bruna è diventata cittadina italiana, e lei ne è fiera.
Ogni volta che l'abbracciavamo le si riempivano gli occhi di lacrime, grazie.. grazie continuava a ringraziarci.
Ecco, oggi la mia giornata ha avuto un senso

domenica 14 marzo 2010

Mercedes sonda: cadrega sì o cadrega no?

Si sta preparando.
C'è chi usa internet e chi usa la cornetta.
Mercedes ha scelto la seconda, la Minu non la becca perchè il suo numero è protetto, ma ha beccato quello della sorella.
Driiinnn driiinnnn
Pronto?
Tiritera sul pd piemontese, il perchè votare Mercedes, infine la domanda
"digita uno se intendi votare la lista Bresso"
la sorella della Minu attende la seconda opzione
"digita uno se intendi votare la lista Bresso"
Mercedes è democratica, non pone opzioni o uno o uno
La sorella della Minu attacca la cornetta.
Evviva la democrazia, evviva i sondaggi, evviva la politica.

sabato 6 marzo 2010

giustizia è stata fatta, le donnette di pianezza brindano


La Principi&co spa è stata decapitata.
Il principe danzante è stato messo al confino, travolto da un insolito destino a causa della sua virile mascolinità latina esasperata dal delirio di onnipotenza.
Insomma è stata tutta questione di PIU’ PILU per lui.
Uno stuolo di femmine arrabbiate lo ha spinto nel girone infernale dei lussuriosi, lasciandolo di fatto senza lavoro.
Ci chiediamo se si aprirà una procedura di mobilità con l’intervento del sindacato e conseguente buonuscita ovviamente milionaria anche per lui oppure se uscirà senza alcun paracadute con conseguente sfracellamento al suolo, come peraltro ci siamo sempre augurate noi donnette!!???
Del resto noi, donnette di pianezza, siamo note per le ripetute minacce di morte nei suoi confronti, come da dichiarazioni rilasciate durante la sua (finalmente) ultima riunione di Natale.
Così lui ha motivato il trasferimento su Milano della sede, adducendolo alla facinorosità delle donnette.
Quelle donnette che hanno pagato sulla propria pelle il prezzo di un trasferimento che nulla aveva a che fare con questione aziendali, ma solo personali.
E nel mentre l’azienda acquisiva per incorporazione la filiale italiana di una multinazionale farmaceutica tedesca, vendeva i locali di pianezza proprio sotto gli occhi del personale che per anni ha fatto crescere il fatturato.
E in quello stesso mentre, con le lotte sindacali in corso, la dirigenza festeggiava ora a Taormina in barca a vela, ora a Mantova ammirando il Mantegna, ora a Verona con posti d’onore all’arena, ora a Parigi tifando la finale degli europei di basket e ancora sugli sci a Cortina.
Rigorosamente in hotel a cinque stelle, in suite di gran lusso.
Il tutto aveva una motivazione ufficiale, la dirigenza infatti capeggiata dal principe danzante, partecipava a dei corsi di formazione che avevano lo scopo di aiutarli a superare meglio il periodo di transizione, ovvero da Pianezza a Milano in meno di un anno, cercando di essere meno trasparenti possibili.
Ma torniamo ad oggi, alle ultime ore, alla cronaca.
Sappiamo oggi, per certo, che il principe danzante ha cercato di insidiare le grazie delle risorse interne ma non solo.. non trovando soddisfazione ha sfogato i suoi istinti primordiali, facendo girare l’economia, ovviamente non con soldi propri, ma usando i denari del reame.
Se si sia limitato alle escort o sia passato ai trans non c’è dato di sapere, ma potremo svelare questo mistero soltanto dopo che saranno rese note le analisi svolte sul suo computer, preso in ostaggio dalla Gran Famiglia Imperiale d’oltralpe.
Sì signori perché chi sta accertando sugli illeciti di questo dirigente senza scrupoli è la presidenza della casa madre.
Ma gli scandali non vengono mai da soli.
Questa smania di fare girare l’economia perpetrata dal principe danzante è stata resa possibile dalla complicità compiacente del principe unto, campione imbattuto della “nobile” arte di nascondere la polvere sotto il tappeto e gli scheletri negli armadi.
Anche per lui, custode dei dinari del reame, l’uscio è sempre più vicino.
Noi donnette lo abbiamo sempre saputo e gridato, anche scrivendolo direttamente in Belgio.
Ieri è stata fatta loro giustizia, restano a disposizione delle autorità imperiali, qualora volessero approfondire qualche aspetto ancora celato nell’ombra.
Un unico suggerimento per la corte reale, sappiamo anche che il principe danzante ha chiesto una forte buonuscita, non gliela concedete, non potete tradire così chi ancora oggi è per strada grazie ai suoi intrallazzi, a chi ancora si ritrova a mendicare a mesi alterni (se gli va bene) un posto di lavoro, a chi sopporta ogni giorno ogni genere di umiliazione.
E’ con voi lettori delle donnette, che pazientemente e curiosamente ci avete seguite in questi anni, che vogliamo alzare il nostro calice per un allegro brindisi.
Concludiamo usando le stesse parole con le quali il principe danzante si è presentato a noi:
LA VITA E’ UN TANGO.. E VA BALLATO

venerdì 5 marzo 2010

il principe danzante, danza.. ovvio

Dio ce ne scampi e liberi dalle donnette...
Ahhh quanto ce la ridiamo.
Ed ora balla questo tango
Balla balla ballerino, tutta la notte e al mattino, non fermarti
balla sulla tavola tra due montagne e se balli sulle onde del mare noi ti veniamo ad annegare

scusate ma al momento non possiamo dire di più
solo un.. "noi l'avevamo detto"

Minghiuso pu' pilu cadette!!!
Chi di pilu ferisce di pilu perisce.
E poi dulcis in fundus il principe danzante sta facendo rotolare nella sua danza anche il principe unto.
Ma non disperate, ci sarà posto anche per il principe plumbeo, magari diventa uno di quei balli di gruppo

settimane che si aprono, settimane che si chiudono


Settimane che si aprono, settimane che si chiudono.
La bella Oriana ha ottenuto le scuse della titolare non in modo diretto ma con una proposta di assunzione, passerà quindi dallo stato di stagista allo stato di lavoratrice p-t, sicchè potrà continuare a studiare.
Giulia e Sergio continueranno ad abitare nella bella Madrid, passando dallo stato di studenti a quello di docenti di una delle scuole di 3D più quotate almeno a livello europeo.
Io continuo a sentirmi un pesce fuor d'acqua nell'azienda dell'imprenditore piciu, che continua a minacciare di licenziare tutti e che ieri ha raggiunto il punto più basso, ma non dispero, può ancora fare di peggio.
L'imbrattatele è nel pieno della tempesta dell'adolescenza, è sbattuta dal vento, in certe giornate la bora soffia così forte che temo possa portarmela via.
f&u ha ripreso contatti con il mondo, si è anche reimpossessata di tempere e pennelli e Chagall può manifestarsi sotto le sue piccole dita. Perchè f&u pur non conoscendo l'estro del maestro, sembra la sua piccola reincarnazione e questo stupiva oltremodo Morena, la sua insegnante di pittura prima del diniego di f&u, perchè con risolutezza ha deciso di chiudere il suo cavalletto perchè poco ispirata e soprattutto poco in sintonia con i compagni di corso, troppo chiassosi e invadenti a suo dire.
Il senso di nausea nei confronti dell'esterno continua a pervadermi, quindi esco in cerca di un buon antiemetico.
Qualcosa la principi&co me l'ha lasciata, la tt ovvero la terminologia tecnica.. oltre allo schifo ovvio.

mercoledì 3 marzo 2010

Sempre meglio guardarsi intorno


f&u è arrivata in cucina con un piccolo quadernetto giallo tra le mani, ridendo con le lacrime agli occhi.
Ha trovato uno dei primi lavori dell'imbrattatele, del quale non conoscevo l'esistenza.
Su approvazione dell'imbrattatele pubblico, a giudicare dalla grafia l'ha scritto in prima elementare:

C'era una volta un povero lupo senza denti che viveva in un bosco molto buio. Era senza denti perchè si voleva mangiare le galline però aveva preso una bastonata in testa dal contadino. Poi incontrò una fatina bionda. Le chiese se gli dava la dentiera. Allora gliela diede. Così il lupo puo ancora mangiare i polli però fa attenzione al contadino.