giovedì 29 ottobre 2009

a più tardi


Blog chiuso per mancanza di energia

martedì 27 ottobre 2009

siamo state molto onorevolmente visitate

E dopo la visita del:

ministero di grazia e giustizia e
l'arma generale del comando dei carabinieri..

oggi .. tadan:

una curiosità... con quale chiave di ricerca sono arrivati sulle donnette di pianezza?

lunedì 26 ottobre 2009

chocolate


Ho scoperto in questi giorni che il cioccolato che ho mangiato finora non ha nulla a che fare con il cioccolato che ho mangiato sabato.
Ho riscoperto, sempre sabato, il piacere di una serata con le amiche, il chiacchierare intorno al tavolo di una piccola cucina, la condivisione delle preoccupazioni.
Ho scoperto oggi che è permesso piangere anche davanti ad un professore e che cercando di asciugare le nostre lacrime, ne verserà delle altre, le sue.
Ho scoperto che mangiare la cioccolata della prima riga può farmi stare meglio, soprattutto stasera.
Grazie Red, grazie Camu.. a buon rendere

mercoledì 21 ottobre 2009

tempo di firme


Imbrattatele e fichi&uova mi presentano i diari per i controlli di routine e firme.
Comunicazione su entrambi:

Si ricorda che lunedì 2 novembre la scuola rimarrà chiusa.
Firma ______

diario di f&u annotazione in calce: CHE FIGATA
diario dell'imbrattatele annotazione in calce: CHE CULO
io: che attaccamento!

martedì 20 ottobre 2009

ma che stai a dì


Siamo circondati. Non ce la possiamo fare.
Ora anche questa storia del tremonti che inneggia al posto fisso.
Ogni tanto i nostri governanti si svegliano, fanno una sparata populista e poi si riaddormentano.
Meno male che sul sonno vigila il leader di confindustria.
Il tutto nel silenzio assoluto delle tre sigle sindacali.
Signor Tremonti, Signorina Mercegaglia voi la conoscete la differenza tra posto fisso e contratti a singhiozzo?
Voi la conoscete la disperazione di chi ha perso un posto fisso?
Voi la conoscete la disperazione di chi vive da precario?
Voi la conoscete la disperazione di chi si sottopone periodicamente a colloquio?
Di chi vive sperando che il proprio telefono squilli portando una proposta di lavoro?
Ditemi se è vita questa, sinceramente.
Io oggi sono felice, lo sarò fino al 31 dicembre 2009, data in cui scadrà il mio tempo determinato.
Se non verrà confermato tornerò ad essere una precaria.
Incollerò nuovamente le mie orecchie al telefono e forse, ricomincerò ad andare per colloqui, fortuna permettendo.
Fannullona?
Non lo sono mai stata, anche quando l'ultima volta mi è stato detto con largo anticipo che il mio contratto non sarebbe stato rinnovato; ho continuato a lavorare con la stessa determinazione fino all'ultimo minuto, perchè professionisti si nasce, fannulloni anche.

ps: Corrado è proprio un gran bel pezzo di .... ça va sans dire (lu-detto)

venerdì 16 ottobre 2009

Una passeggiata a Vienna con lo zio Battista

Domenica ho conosciuto Battista.
E' un uomo di ottantanni che vive da sempre a Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo.
Vive prigioniero della moglie e della figlia, le chiama le aguzzine.
Abbiamo approfittato della confusione di un pranzo offerto per festeggiare una cresima e l'ho rubato alle aguzzine.
La mia anziana genitrice ha fatto da palo ed io liberato lo zio Battista, che non è in realtà mio zio, ma da domenica lo è diventato.
Abbiamo volato insieme.
Mi ha portato a Vienna. Ci è andato con gli alpini, lo scorso anno.
Battista da giovane è stato un alpino.. Quasi si mette sull'attenti quando parla del corpo degli alpini, gli occhi si illuminano e devo fermarlo altrimenti a Vienna non entriamo.
Mi mostra il fasto dei palazzi, i ponti, il Danubio.. i cori fatti insieme ai suoi amici e la libertà provata nei viali di Vienna.
Che bella, che bella, che bella.. continua a dirmi con il suo accento cuneese.
Mi stringe la mano quando parla, ogni tanto si guarda intorno, controlla le sue aguzzine e quando le vede intente in un dialogo distante, Battista si distende.
Gli chiedo se ha visto la guerra, se ha combattuto.
Tira fuori dai suoi ricordi i quattordici anni.
Era un ragazzo e quella guerra, la guerra di liberazione se la ricorda bene.
Era una staffetta partigiana, discreta e attenta.
Mi parla del capitano Sicilia, capitano partigiano, di come la brigata Muti lo ha catturato, del tradimento di un doppiogiochista. Le lacrime gli bagnano le guance quando urla "Sicilia, arrenditi!", poi lo sparo, il cervello che vola via dal cranio. Il suo corpo catturato, attaccatto ad una camionetta e trascinato fino in paese.
Le urla delle donne dai balconi, trascinate all'interno dai loro uomini.
Lo strazio di una popolazione.
Gli chiedo se ha visto le stesse scene nel corpo dei partigiani.
Si alza in piedi e mi dice: MAI, erano uomini coraggiosi, non vigliacchi.
Non ho mai visto un partigiano sparare alla schiena di un soldato.
Ho visto fascisti fare le cose più bieche, si asciuga le lacrime, mi stringe la mano.
Gli sorrido, lo riporto a Vienna, passeggiamo ancora un pochino lungo le rive del Danubio.
Poi lo riporto a casa, con la promessa di uscire ancora insieme, aguzzine permettendo.

giovedì 15 ottobre 2009

l'addio all'onorato PART TIME

E dopo dieci anni di onorato part time orizzontale di 20, 28, 30 e poi ancora 20 ore settimanali, ieri, inaspettata, la proposta di un full time di 40 ore di cui una parte da svolgersi a casa in telelavoro.
E non è finita qui.. hanno anche già parlato di gennaio 2010!!!
Per chi non ha seguito la saga della sfiga del precariato, sappia che sono una lavoratrice interinale con un contratto che scadrà il 31 dicembre 2009.
Parlando di gennaio, mi hanno fatto intendere che sarà quantomeno prorogata la scadenza.
Ero talmente stupita che hanno scambiato il mio silenzio per reticenza al tempo pieno.
Sicchè hanno giocato la carta del telelavoro.
Insomma dopo soli otto giorni di lavoro l'azienda mi promuove e mi fa sperare che forse, chissà.. da precaria io possa diventare nuovamente una lavoratrice quasi stabile.
Che ne dite di un bel brindisi?
E per chi mi vuole male... addàschiattàincurptuttquant, qualche napoletano mi corregga.. traduzione: che crepino tutti.

mercoledì 14 ottobre 2009

considerazioni da donnette sul ponte sullo stretto

L'ho detto più volte, questo è il blog delle donnette.
Così ci ha definite il principe danzante durante una riunione con i collaboratori della linea neurologica, i quali chiedevano che fine avrebbero fatto le impiegate della sede e se era preoccupato per le iniziative di lotta da loro (noi) intraprese; lui per tutta risposta facendo spallucce esordì: "sono solo delle donnette".
Da quel giorno ragiono da donnetta e quindi sorbitevi il ragionamento che segue.
Dicevo, in quanto donnette, mai riusciremo a capire il punto di vista di un altro manager, il manager dell'azienda italia, il silviastro per intenderci.
Ora.. la questione è il ponte sullo stretto.
Dunque, da manager della mia famiglia dico che se non ho un minimo di liquidità, mai e poi mai deciderò di investire soldi nell'acquisto di un'automobile, di un camper o piuttosto comprando un alloggio al mare.
Giusto?
Qualcuno mi suggerirà di chiedere un mutuo o di ricorrere ad una forma di finanziamento.
Difficilmente, però, le banche mi concederanno prestiti, se a mia volta non darò loro delle garanzie.
Da donnetta, non riesco proprio a capacitarmi del come il manager dell'azienda italia, possa pensare di investire soldi, che non ha, in una infrastruttura neanche del tutto necessaria, considerato oltretutto che il collegamento tra continente e sicilia esiste già, u'ferribot!
Oltretutto, dopo le frane e la conseguente alluvione del messinese, la decisione del silviastro appare altamente inopportuna.
Non è certo un buon padre di famiglia, qualcuno dovrebbe avere il coraggio di parlargli, di fermarlo.
Mi permetto un suggerimento, da donnetta di pianezza.
Presidente Silviastro, se proprio ha smanie di investimenti, lo faccia investendo per mettere al sicuro questo territorio così duramente provato, o forse.. sta solo mandando pizzini a chi oggi detiene in cassaforte il segreto del suo successo?

sabato 10 ottobre 2009

Laura e Gabriele

Lei è Laura, una donna down.
Lui è Gabriele, un uomo con un lieve ritardo mentale.
E' rimasto orfano quando era ancora un bambino.
Laura una famiglia ce l'ha e anche molto bella.
Purtroppo la mamma di Laura è assistita a sua volta da una badante, di qui la decisione di affidare la figlia alle cure di una casa accoglienza.
Si sono conosciuti nella casa accoglienza.
L'amore non è nato subito, anche perchè lui era fidanzato con un'altra donna.
Laura è una donna tenace e piano piano ha fatto cadere ai suoi piedi Gabriele.
Si sono fidanzati e Laura è riuscita a stanare Gabriele dal suo rifugio.
Quasi non lo si conosceva in paese, usciva pochissimo e quelle rare volte che si concedeva una passeggiata, teneva la testa bassa.
Laura è riuscita ad infondergli sicurezza.
Passeggiano insieme mano nella mano, sorridendo. E' un amore intenso, il loro.
Una carezza per il cuore.
Lei gli appoggia la testa sulle spalle, lui si china spesso per baciarglierla, accarezzandole il viso.
Qualche settimana fa Laura è inciampata e si è rotta la caviglia.
Gabriele ha fatto di tutto per sorreggerla, invano.
Laura è stata ricoverata, ancora oggi si trova in un centro di riabilitazione.
Gabriele per giorni non ha più parlato e quasi non mangiava.
Poi lei lo ha rassicurato, anche i familiari di Laura lo hanno tranquillizzato dicendogli che lui non aveva nessuna colpa, allora ha ripreso a parlare, a mangiare e a passeggiare
Durante una di queste passeggiate, approfittando di una delle giornate di solidarietà di piazza, ha acquistato un'azalea per Laura e glie'ha portata.
Graziano, il fratello di Laura, mi ha raccontato dei sorrisi, degli sguardi, della tenerezza.
Poi la domanda di Laura: "ti sei trovato un'altra fidanzata?"
Lo sconvolgimento di Gabriele, l'indignazione provata per una domanda così assurda, infine la risposta: "mi riempi tutti i miei pensieri, non c'è spazio per un'altra donna.. ti sto aspettando"

venerdì 9 ottobre 2009

sono la miglior bloggher di sempre

beh..
se il silviastro è il miglior premier di sempre, la Minu è la miglior bloggher da sempre
basta crederci


"GLI ITALIANI VEDRANNO DI CHE PASTA SONO FATTO"

Oddio suona come una minaccia, pietà, la prego, pietà!!!!

giovedì 8 ottobre 2009

Buongiorno.. Massimo Gramellini, today

LE DISGRAZIE SONO DI SINISTRA
Buongiorno, Massimo Gramellini

Dopo il proclama del Capo, il quadro è finalmente chiaro. I magistrati sono di sinistra, e questo già si sapeva. La tv pubblica, eccetto Topo Gigio, è di sinistra. Il 72% dei giornali è di sinistra (non il 71% e nemmeno il 73: il 72, l'ha detto Lui). La Corte Costituzionale è di sinistra, il Quirinale è di sinistra, gli arbitri in genere sono di sinistra, e anche i vigili che danno le multe sono di sinistra, i professori che rifilano 4 a mio figlio sono di sinistra, il vicino di casa che appesta il pianerottolo con la sua frittura è di sinistra, la signora che mi ha scippato il parcheggio è di sinistra, come la Regina di Biancaneve, Veronica Lario e la Costituzione: tutte di sinistra.
La sveglia alle sette è di sinistra, la barba da radere è di sinistra, il caffè amaro è di sinistra, i calzini bucati e gli ingorghi al semaforo sono di sinistra, il capufficio odioso è di sinistra, la moglie che mi ricorda le commissioni da fare è di estrema sinistra. Le escort sono di sinistra, ma solo quelle che chiacchierano, naturalmente.
Cavour era di sinistra, come Montanelli e Barbarossa, del resto. Fini è di sinistra e pure le previsioni del tempo, se segnalano pioggia. Persino io, quando non digerisco la peperonata, divento di sinistra.
Da noi l'unica disgrazia che non sia di sinistra è la sinistra.
P.S. Viva l'Italia, viva Berlusconi! (anche questo l'ha detto Lui)

Se tutti e tutto è di sinistra... chi minchia lo votò allora... dice la Minu?!?

mercoledì 7 ottobre 2009

7 ottobre 2009

NO LODO? SI PARTY


lunedì 5 ottobre 2009

Accumulo di energia da spendersi forse.. domani

Sabato ho volato, alto.
Io e l’imbrattatele abbiamo assistito all’apertura delle terre del fuoco.
Per la prima volta ha sentito parlare dal vivo in politichese, da buona figlia di mamma, si è divertita a sottolineare gli strafalcioni detti, con gomitate e risolini.
Il bulldozer era con noi, qualche fila dietro.
Insieme abbiamo proprio GUSTATO il buffet e bevuto del buon vino allegro.
Mentre decantavo il vino allegro mi si è avvicinata il sindaco della mia bella cittadina.
Mi ha chiesto se avevo delle notizie da darle, se avevo trovato lavoro, se c’era qualcosa in vista.
Le ho raccontato, contenta, e anche un tantino offuscata dall’allegria del vino bianco, che lunedì avrei iniziato una nuova avventura lavorativa.
Mi ha abbracciata stringendomi forte e questo mi ha spiazzata, davvero.
Quando il nostro abbraccio si è allentato, i suoi occhi erano lucidi.
Ho volato, per la prima volta sabato, felice di avere al fianco mia figlia.
Non perchè il gesto sia arrivato dal primo cittadino, perchè in quell'abbraccio ho inteso che aveva pienamente appreso il senso della mia visita di qualche settimana prima, eravamo riuscite a dividere l'ansia e l'amarezza di una situazione che purtroppo accomuna molte donne single.
Poi l’inaugurazione della mostra sulle donne velate di Giuliana Cusino.
Per la prima volta mi sono presentata come minu delle donnette di pianezza.
Ed eccolo il secondo abbraccio, forte.. forse più forte del primo.
Poi un secondo abbraccio, poi una rosa tra le mani.
L’imbrattatele che per la seconda volta, fiera, si presentava.. “io sono sua figlia!”
Giuliana Cusino mi ha confidato l’emozione nel leggersi in un post, il sentirsi dentro il post, il parallelismo con la Daniela scippatrice di veli.
Ragazzi.. che momenti!
Giuro io sabato ho volato, alto .. veramente alto.
Ancora di più quando ho visto le sue opere dal vivo.
Io e l’imbrattatele e il vino allegro abbiamo fatto ritorno a casa tenendoci a braccetto, ridacchiando, felici.
Certe giornate ci svelano perchè ha senso vivere e quegli abbracci diventano energia da spendere nelle giornate successive.

domenica 4 ottobre 2009

mobilità.. consigli per l'uso

Mercoledì, con grande emozione, ho lasciato le chiavi di quello che è stato il mio ambiente lavorativo per sei mesi.
Avrei voluto che giovedì e venerdì fossero due giorni da disoccupata in mobilità strepitosamente oziosi.. invece ho dovuto barcamenarmi tra inps e ufficio del lavoro.
Ancora una volta vergognosi i primi, le informazioni raccolte dall'impiegato al bancone sono state scandalosamente inattendibili, ho anche chiesto di parlare con qualcuno più competente in materia, mi sono resa conto di avere urtato la sua suscettibilità ed ho desistito.
Ha abbassato il suo tono di voce, si è messo alla ricerca delle risposte interrogando google e pretendendo di leggere insieme la legge sulla mobilità.
Mi sono arresa, mi ha fatto persino un pochino di tenerezza, gli ho detto che lo avrei fatto da sola a casa.
In realtà l'intenzione era quella, uscita dagli uffici di Bussoleno, di chiamare il dirigente dell'ufficio e di farmi dare le risposte senza coinvolgere l'impiegato.
Le ho trovate il giorno dopo all'ufficio del lavoro di Susa, ora sono diventata una vera esperta, grazie grazie grazie alla competenza e simpatia del gruppo di lavoro segusino
Domani inizio un'altra avventura lavorativa, con un periodo di prova di sei giorni.. superato direi che fino alla vigilia di capodanno ho uno stipendio p-t assicurato
A proposito, a tutte le persone in mobilità e assunte part time, sappiate che se l'azienda dovesse proporvi un tempo indeterminato, non perderete la vostra mobilità.. quindi nel caso le cose precipitassero, potrete lasciare la nave e riprendervi il vostro salvagente.
L'impiegato inps mi ha invitata a farmi due conti.. e poi una perla di saggezza:
"Nel caso le offrissero un posto di lavoro come lavapiatti e le offrissero una paga inferiore a quella dell'assegno di mobilità.. è meglio non accettare e starsene a casa"
Giovedì ho dovuto amaramente ammettere che brunetta, il gondoliere, qualche volta ha ragione a sparare sui dipendenti pubblici

sabato 3 ottobre 2009

Memorizziamo gente, memorizziamo

Quando lavoravo per la principi&co, per preparare le presentazioni in pps, di grafici e cazzate varie, dei numerosi principi e principesse, è capitato che andassi a lavorare anche con febbre e/o con influenze intestinali varie.. l'assenza non era ammessa, che fosse un ambiente di merda è risaputo.
Cosa non ho fatto per una fetta di pane spesso farcita con cipolle, solo i miei colleghi di sventura lo sanno.. e stiamo parlando di una grossa multinazionale (farmaceutica).
In any case e sulla base di quanto sopra, pubblico un link del corriere della sera, dove potete leggere (se non lo avete già fatto) i nomi degli assenti che hanno permesso il passaggio a legge dello scudo fiscale.
Consiglierei degli accertamenti fiscali.
Per la Binetti, sappiate gente del PD, che finchè non la toglierete dalla lista, potete scordarvi la mia crocetta.
Peccato che il rientro dei capitali sarà protetto dall'anonimato, un vero peccato.
Ci saremmo divertiti, o forse no.
Il mio fegato è ridotto già male.

Per quanto riguarda la libertà di stampa, tengo a precisare che le donnette sono libere.
Abbiamo solo, ogni tanto, visite importanti, ma questo non pregiudica la nostra libertà di stampa. Siamo ogni tanto monitorate.. vabbè. Abbiamo tra i fans anche il comando generale dell'arma dei carabinieri che segue le vicende di queste donnette.
E che sarà mai?
Nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia.. fino a che da rete non saremo oscurate

giovedì 1 ottobre 2009

le tegole del bulldozer, ovvero il vento della valle

E' capitato di nuovo.
Devo imparare ad ascoltare, a chiedere più dettagli prima di rispondere.
Come quella volta del vento.
Un ventaccio forte, ma proprio forte forte, il vento della valle.
Ha soffiato un giorno con una potenza tale da sfilare dal tetto del bulldozer (mia sorella) tutte le tegole, una ad una, come in un domino. Una ha colpito il nonu (il nonno), nulla di grave, solo un grande spavento.
Si era rifugiato durante il domino, dietro ad un pinetto di circa venti anni, si è ritrovato dietro il nulla, il vento lo ha sdradicato e lo ha lanciato in aria come un missile (il pinetto ovviamente, non il nonu).
Sicchè il nonu si è ritrovato senza riparo ed una tegola gli è caduta proprio sulla testa.
Hanno impiegato tutto il giorno successivo a raccogliere le tegole che erano sparse tutte intorno alla casa, qualcuna anche molto lontano..
Una casa scoperchiata non l'avevo ancora vista sicchè per giorni non avevo pensato ad altro che al domino, al tetto, al nonu e alla cuccia del cane rovinata da un pezzo del domino appunto.
Qualche giorno più tardi ho incontrato una maestra di fichi&uova, non la vedevo da tempo.
I soliti convenevoli poi le mi dice "ci è caduta una tegola sulla testa"
Sono rimasta di stucco, d'improvviso ho visualizzato il domino e il nonu.
Ho spalancato i miei occhi già grandi, facendoli diventare due enormi palle e poi ho quasi urlato: "anche nelle vostra casa il vento ha fatto danni? "
Avreste dovuto vedere la sua espressione, mi sto sforzando di tradurla in parole, davvero non ci riesco. Mi ha guardata con l'espressione che si riserva ad un pazzo, anni di rispetto buttati via per una frase articolata usando la mimica facciale
Mi ha risposto diventando del tutto seria: "a mio marito hanno diagnosticato un cancro".
Ho pensato.. al nonu è andata meglio.
Da allora mi sono riproposta di non essere precipitosa.
Fino a questa mattina.
Ma questa è un'altra storia, una delle tante storie che affollano il mondo della minu, di f&u e dell'imbrattatele.

ps: la tegola che ha colpito la testa della maestra Lucia non ha fatto danni irreparabili, il marito gode oggi di buona salute, per fortuna