venerdì 6 febbraio 2009

scuola e doposcuola


Sono circa sei anni che abito nella città dei due laghi, e sono circa sei anni che puntualmente busso alla direzione didattica e all’amministrazione comunale chiedendo un dopo-scuola all’elementari. Dal mio stipendio monoreddito ho sempre fatto uscire una cospicua somma per pagare chi mi guardasse le bambine durante le ore pomeridiane del mercoledì e del venerdì. Gli enti di cui sopra si sono sempre accusati a vicenda, noi non possiamo noi manco e non in ultimo il sindaco continuava a farneticare che in fondo le famiglie della città lacustre potevano contare su nonni, zie, cugine e parentado di diverso grado.
Io sono una fanatica del “copiato”, specifico meglio, se proprio non riusciamo ad essere innovativi possiamo sempre copiare dall’esperienza altrui.
Ho sempre portato in esempio come era stato risolto il problema in un comune confinante di circa 3500 anime. Loro hanno dato in gestione il servizio di doposcuola ad una cooperativa, che ha ovviato al “problema mensa” chiedendo alle famiglie di fornire il pranzo al sacco ai bambini. Ci penseremo, la risposta degli enti, e l’aggiunta che pochi sentivano il problema “doposcuola”.
Qualche settimana fa mi arriva un questionario per esprimere il grado d’interessamento per un dopo-scuola tenuto da addetti del comune con orario dalle 14,30 alle 18,00.
Ora, mi è sembrata una tangibilissima presa in giro, e ho risposto neanche poi tanto educatamente “e dalle 12,30 alle 14,30 mia figlia dove cavolo la lascio????? (me ne è rimasta solo una alle elementari)”
Rimarco quindi il concetto “copiato”:
ac*: chi si occuperà del servizio ha a disposizione solo questi orari
io: troviamo altre persone, diamo in gestione il servizio ad una cooperativa
ac: rimane comunque il problema pasto, non possiamo dare da mangiare ai vostri figli, la mensa non è attiva in quei giorni
io: prepariamo noi genitori il pranzo a sacco
ac: ……

*amministrazione comunale

Torniamo ad oggi. Fichi&uova tira fuori dalla cartellina la proposta di attivazione del servizio di CUSTODIA ED ASSISTENZA – progetto pilota. (al fondo della prima pagina ci trovo un GIRA PAGINA con una freccia di lato scritto da lei a matita… sorvoliamo)
Entro nel merito e mi rendo conto che finalmente hanno preso in considerazione i miei copiato.
Il servizio, se partirà (occorre un’adesione minima), sarà a pagamento, la cifra non è rilevante (al di sotto dei 50 euro), e il pranzo sarà a sacco.
Per il momento, essendo disoccupata, non m’interessa ma sono ugualmente contenta, a forza di spingere una prima semi-vittoria l’ho ottenuta.
All’arrivo a scuola, capannelli di mamme.
Chi mi conosce sa quanto io le detesti, perché non esce dai loro discorsi un solo ragionamento degno di considerazione, quindi tendo ad isolarmi sia all’entrata e ancor più all’uscita. Stamattina urlavano talmente tanto che la curiosità, innata in tutte le donne, in me più spiccata, mi ha fatto rallentare il passo. Erano indignate non tanto per il servizio a pagamento quanto per il pranzo a sacco!!!
Degna di nota una mamma che chiedeva l'elenco degli animatori che si sarebbero interessati di suo figlio.
Io non aggiungo altre parole perché potrei essere offensiva al punto tale che qualcuno potrebbe richiedere l’oscuramento del blog o richiedere l’entrata solo ad un pubblico adulto.

3 commenti:

Semalutia ha detto...

Minu, io e te ci dovremmo incontrare! Mi accorgo che andiamo d'accordo su un sacco di cose.
Io sono rappresentante dei genitori all'asilo nido di mia figlia. Premetto che non sono una di quelle che va a rompere le scatole alle insegnanti o si informa sulla vita/morte e miracoli delle supplenti. Sono una tranquilla. Mia figlia ci va serena ed io sono a posto.
Bhè, ho portato avanti delle "lotte" su argomenti importanti (tipo il pediatra all'interno della struttura o l'ottenimento dell'orario prolungato); ho scritto annunci con tanto di mio numero di telefono cellulare qualora le mamme avessero voluto contattarmi per portare al Comitato di Gestione i loro desiderata.
E sai solo per cosa mi chiamavano? Per fare il regalo di Natale e di fine anno scolastico alle maestre! Ma non è per questo che esiste la figura del rappresentante dei genitori! Ho detto che ci pensassero loro ai regali che ne sapevano più di me.
Non le sopporto, sempre lì a parlar male di questa o quella maestra...tutte galline.

O sono io la madre snaturata che non presta troppa attenzione dove e con chi passa la giornata le figlia?!?

Minu ha detto...

@semalutia
Sicuramente affini. Neanche io sono una che rompe o interviene nel programma o nei metodi scolastici. Quando vedo le mie figlie in difficoltà intervengo direttamente senza usare il filtro dei rappresentanti.
Sono stata rappresentante di classe per un anno, eletta in contumacia, nel senso che l'intera assemblea dei genitori, approfittando del fatto che io fossi impegnata nella riunione di classe dell'imbrattatele, non essendosi proposto nessuno, hanno eletto me dicendo alle insegnanti che ne sarei stata felice.
Mi sono arrabbiata veramente tanto, ho accettato lo stesso ed è stato l'anno più difficile per loro, al punto che l'anno dopo nessuno mi ha proposta ed io tantomeno mi sono autocandidata.

Camu ha detto...

troppi problemi, vi fatte troppi problemi con ste mamme peppie..guardate e passate...vedrete che darà loro pure fastidio!!!!