mercoledì 18 febbraio 2009

le dimissioni minaccia e le dimissioni e basta

Quando ero ancora ingenua, diciamo più ingenua, la parola dimissioni mi faceva rabbrividire. Avevo sempre pensato che fosse pazzo colui che preso dalla rabbia presentasse le dimissioni. Quello che non capivo era il fatto che queste non venissero mai accettate e sempre respinte. Allora avevo imparato ad associare la parola dimissioni alla parola minaccia.
Questo vale solo nelle sedi dei partiti o al top management delle sede amministrative aziendali.
Perchè se l'impiegato rossi o l'operaio bianchi presi da un impeto di rabbia presentassero un minimo pezzo di carta firmato dal sapore di dimissioni, questo sarebbe golosamente ritirato dal manager della dru (human reserch manager - direzione risorse umane) o dal di lui zerbino e messe agli atti.
Le dimissioni minaccia sono pericolose perchè dietro si celano vendette e ripicche nei confronti di questo o di quel compagno di partito o di coalizione.
Mettiamoci quindi comodi in poltrona pronti a leggere e sentire le ripercussioni del gesto del national walter. Al momento nessuno le ha respinte... speriamo solo che il b..erlusconi in un gesto di generosità non accetti di farsi carico anche del pd e proponga la sua candidatura.
Oppure il pd potrebbe pensare di candidare Mina, in fondo ieri gli italici politici pensavano di eleggerla senatrice a vita per via dei suoi onorati cinquanta anni di carriera nonchè per i meriti della sua voce. Chissà magari lei potrebbe competere con il duo berlusca-apicella, potrebbe pensare al limite di farsi affiancare da mogol.
Mah, e siamo solo a mercoledì, la settimana è ancora lunga.
Meno male che c'è Sanremo

1 commento:

the muffin woman pat ha detto...

ah ecco perchè canto in continuazione e sento il profumo dei fior.
lo sapevo che non era solo merito della primavera:)
nemmeno di sanremo.
è merito di Berlusconi, sicuramente
v_v