E’ questo l’interrogativo che Juan Antonio pone a Cristina.
Vicky, Cristina Barcelona è l’ultimo film di Woody Allen, assolutamente a mio avviso imperdibile. E’ vero che io non faccio testo perché quando sposo un’artista, lo amo fino in fondo, anche quando qualche sua opera mi delude, pronta a dare sempre una seconda, terza, quarta possibilità. Con Woody non mi è mai successo, è tornato ad affascinarmi anche oggi, in questa piovosa domenica. Sono rammaricata solo per il fatto di non averlo visto prima, ma sì sa, minu è incapace di entrare in una sala cinematografica da sola e non sempre, quasi mai, trova la giusta compagnia. E’ anche vero che come mi ha insegnato qualcuno recentemente, piuttosto soli che con chiunque ed è anche vero che proprio chi ha filosofeggiato quanto sopra ora entra in sala accompagnato dicendo di essersi stufato di vedere un film da solo.
Più vicina al modo di intendere l’amore di Cristina che non a quello di Vichy o di Maria Elena. Esattamente, come Cristina, non so cosa voglio so solo cosa non voglio. Cristina è inguaribilmente romantica, pensa da adolescente, e per un breve momento di passione tende a perdere ogni senso della misura.
A chi ama Allen, a chi Allen proprio non riesce a reggerlo, a chi ama Barcellona e la Spagna tutta e non solo, è consigliata la visione di questo film.
Dimenticavo consigliato anche per chi oltre alle mutande giuste, apprezza anche la voce e l’ispanicità.
Insomma chi non lo avesse ancora visto… lo affitti e sprofondi nell’amore e nel suono della chitarra flamenco.
Mi penserete, assicurato.
Grazie Woody
6 commenti:
eppure io da questo film mi aspettavo di più...
Mi è piaciuto! Carino!
Sarà che avevo sentito tanti di quei complimenti che mi aspettavo di più...
Sono curioso!!! Anche perchè ho la vaga sensazione che contenga insegnamenti ad personam (ovviamente alla mia personam)...
Bacio
mi hai incuriosita ... l'affitto di sicuro e ti dirò!
visto.
a tratti mi sono sentita vichi, a tratti cristina.
e anche io sono d'accordo sul so cosa non voglio.
Non posso parlare del film, che non ho visto, ma parlerei comunque di Allen. L'ho molto amato, ma ora, dopo tanti anni di film visti e ammirati, devo ammettere che Allen non fa davvero dei film: troppo spazio alle parole, un film deve innanzitutto basarsi sulle immagini. Talvolta, ci sono film a cui puoi perfino togliere l'audio, e ti dicono lo stesso tante cose. Se però lo fai con Allen, non ti resta proprio nulla. Forse è più vicino al teatro che al cinema, a mio parere.
@vincenzo
più vicino al teatro che al cinema... e dici poco?
mi ha stupita nell'ultimo film, la sua capacità di trasformarsi.
Ti amo Woody, per sempre
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