venerdì 31 ottobre 2008

Scuola, il governo sceglie la linea dura

Maroni: "Chi occupa sarà denunciato"

«Colpire i leader della protesta»
«Finora - spiega il ministro - il fenomeno delle occupazioni rientra in manifestazioni fisiologiche di dissenso, la continuità didattica è garantita». Ma per evitare il dilagare degli istituti autogestiti dai ragazzi, la scelta è quella di inasprire la risposta: per chi occupa abusivamente scuole e università, scatterà così la denuncia. L’obiettivo sarebbe quello di colpire i leader della protesta in maniera da frenare l’effetto-valanga in corso.

facciamo come i forum "seri". Cosa ne pensate?

3 commenti:

Unknown ha detto...

L'argomento è complesso: non vivo la realtà delle superiori e dell'università, ma le altre 3 tipologie le ho tutte coperte! Albi inizierà la prima elementare il prossimo anno e ovviamente mi preoccupa il maestro unico , il fantomatico tempo pieno (che già definiscono il doposcuola dei poveri, mentre i figli dei ricchi faranno le lezioni private)... io stessa ho frequentato le elementari con una sola maestra, con la differenza che l'inglese non veniva studiato, l'informatica non sapevamo cosa fosse, eravamo in 20 in classe, uscivamo alle 12.30 ed erano molti i fortunati che avevano le mamme a casa ... i bimbi di oggi (+ stimolati e + vivaci) sono vulcani in eruzione per la loro prontezza, ma esiste il rovescio della medaglia: quale insegnante può reggerli x tutto il giorno senza sclerare? secondo me non esiste un essere così! e per inserire altre figure che insegnano materie di serie B ... allora tantovale lasciare 2 maestre, con le rispettive competenze! L'esperienza con le medie frequentate da Riccardo è stata positiva: tour-over di prof praticamente inesistente, gente preparata e severa: abbiamo scelto x Ric il modulo a 33 ore - con 3 rientri settimanali - e ne siamo contenti: oltre alle ore curricolari sono tante le attività e i laboratori che corrono paralleli ai programmi: quindi tutto ok. Per quanto riguarda l'università, che dire: trovo ingiusto denunciare chi protesta, però anche imperdire l'accesso a chi vuole frequentare non è corretto ... bho! So solo che forse sarebbe meglio iniziare dai baroni dell'università ad applicare il principio della meritocrazia ... ma lascio la parola a chi l'università l'ha frequentata o la frequenta attualmente. Sicuramente avrà una visione + ampia della mia!
bye

ellysa ha detto...

Io credo che avrebbero dovuto fare una vera riforma, ossia agire solo dove necessario, ad esempio impedendo gli scandali di padre-figlio + parentele eventuali nelle Università....
Certo come dice Red non ha senso il maestro unico! I politici continuano a propinarci la frase "noi siamo cresciuti col maestro unico" Si, certo... vorrei dire che da allora si è smosso qualcosa nel mondo! Vogliamo mettere gli stimoli che hanno ora i ragazzini rispetto a noi? E mediamente quanto sono più svegli? (per carità, non parliamo di educazione, quello è un altro argomento... ma noi eravamo forse talmente educati da essere imbambolati!!!)
Comunque, come dice Maroni c'è chi ha diritto di studiare, ma è sempre per questo diritto che chi protesta lo sta facendo in modo molto convinto!
Poi certo, ci sono sempre gli infiltrati che approfittano dell'occasione solo per fare i delinquenti, ma credo siano una minoranza e che comunque vada punita.
In ogni caso questo modo di fare politica è davvero terribile. Mi chiedo come si possa tirare avanti e far finta di nulla di fronte ad una protesta così di massa invece di sedersi intorno ad un tavolo (magari anche con qualche serio esperto in materia scolastica e di sviluppo psicofisico dei bambini)....

Patty ha detto...

Fondamentalmente la penso come Red ed Ellysa ma non è facile far comprendere questo a tutti.
Sono rappresentante di classe nella scuola di mia figlia, la settimana scorsa mi sono dovuta scontrare con mamme che ritengono
le attività e i laboratori una cosa inutile, una perdita di concentrazione e tempo che andrebbero impegnati solo ed esclusivamente sui libri, ritengono che la scuola sia piena di distrazioni.