giovedì 2 ottobre 2008

LAVORO: 189 LICENZIATI UCB PHARMA, DOMANI IN PIAZZA A MILANO

Rieccoci, siamo alle solite. Domani sciopero a Milano, sono quasi certa che i lavoratori di Pianezza non aderiranno e che con ogni probabilità tra qualche mese quando toccherà a loro diranno .. "pensavamo che fossero gli ultimi i 189!".
A me ricorda la canzone "Alla fiera dell'est per due soldi un topolino mio padre comprò"


(AGI) - Milano, 2 ott. - Mobilita’ alla Ucb Pharma. La multinazionale, con casa madre in Belgio, lo scorso 28 agosto ha annunciato l’avvio della procedura per 189 lavoratori del comparto commerciale (informatori scientifici del farmaco). Di questi, circa 35 operano sul territorio milanese e lombardo. Per protestare contro questa decisione i sindacati confederali di categoria hanno proclamato per domani, venerdi’ 3 ottobre, uno sciopero di 8 ore che fa parte di un pacchetto di 5 giorni di lotta. In contemporanea, dalle ore 10 alle 12, si terra’ un presidio, davanti agli uffici di Milano, in via Gadames 57 (Milano e’ la sede amministrativa e gestionale, mentre lo stabilimento si trova nel torinese).
L’azienda ha motivato la sua scelta con la mancata immissione sul mercato europeo e americano di alcuni prodotti, l’arrivo a scadenza di qualche brevetto e l’insorgere di fattori ambientali, come i provvedimenti per il contenimento della spesa farmaceutica. “Sono giustificazioni inaccettabili - spiega Salvatore Di Rago, della Femca Cisl milanese - la verita’ e’ che il management vuole fare pagare ai lavoratori i costi della propria incapacita’ gestionale. Le difficolta’ di oggi sono frutto di una politica industriale sbagliata che ha portato l’azienda a sperperare somme enormi di denaro per acquisizioni che si sono dimostrate errori madornali. Se l’Ucb riesce a stare sul mercato e’ proprio grazie a quella rete di vendita che oggi vuole tagliare”.

La mobilita’ annunciata a fine agosto viene dopo un’altra iniziativa analoga, conclusasi il 30 luglio scorso con la “fuoriuscita” di 52 addetti, a seguito dell’acquisizione (nel 2007), da parte della Ucb, della tedesca Schwarz Pharma. “Si pensava che fossero gli ultimi - conclude Di Rago -. Non e’ cosi’. Il licenziamento dei 189 lavoratori italiani fa parte di un piano che prevede 2 mila esuberi nel mondo”. (AGI)

5 commenti:

Minu ha detto...

Forse tutti i nostri ex colleghi pensavano che il nostro sacrificio li avrebbe salvati

Camu ha detto...

Uhhlala….sogno o son desta?.....sarà l’Alzheimer o mi sembra che queste cose circa un anno fa le dicevamo già ma venivamo considerate delle appestate?..sarà mica che le 52 ultime fuoriuscite, (o forse dovremmo ricordare al luminare sindacalista che eravamo le prime...anzi che noi lo dicevamo che saremmo state solo le prime),dal basso della loro esperienza all'interno dell'azienda vedevano un po' più in là del proprio naso?cosa che gli ISF pensando solo a coltivare il proprio orticello non hanno mai saputo fare?
Si meritano solo un manifesto di NON solidarietà,scioperino pure ora davanti alla sede di Milano che hanno contribuito a creare anche loro permettendo ,causa la loro completa indifferenza,il trasferimento della sede!!!!!!!!!

Unknown ha detto...

Che cosa si può dire in merito a ciò, se non un VE LO AVEVAMO DETTO, anzi URLATO, RIPETUTO ecc ecc ? e con largo anticipo? il sindacalista dell'articolo scopre gli altarini parlando di management incapace e acquisizioni errate: anche questo è un discorso già trito e ritrito, solo che all'epoca faceva comodo pensare che, spostando la sede a Milano e permettendo al general manager di assistere a tutti gli spettacoli alla scala e a tutte le partite dell'Inter, i pruriti passassero e ognuno potesse conservare il proprio orticello, alla facciazza dei 52 che, per primi, hanno subito questo percorso doloroso! Non è così e ora tutti a piangere ed ululare sull'ingiustizia e sull'incapacità! Ricordate: CHI E' CAUSA DEL SUO MAL, PIANGA SE STESSO! L'inizio della fine è avvenuto lo scorso anno, quando la stragrande maggioranza dei lavoratori ha permesso che una bella azienda venisse demolita: ora non resta che aspettare il tracollo ...

Unknown ha detto...

... noi siamo state battezzate "Le Donnette di Pianezza": mi piacerebbe sapere come vengono chiamati gli informatori che ora spioperano e, se non ricordo male, anche i 17 impiegati che dovranno sacrificarsi per il bene superiore ...

ellysa ha detto...

Almeno ora staranno belli larghi nella bellissima sede di cristallo che solo un anno fa gli stava stretta....
Secondo me in Stabilimento continuano a far finta di nulla, ipnotizzati e minacciati dalle parole di Sua Maestà.
Continuo a chiedermi che cosa gli è rimasto da vendere ora.... mi viene in mente solo una cosa....!!!