mercoledì 3 giugno 2009

Oggi l'ho vista passare

Oggi l'ho vista passare.
E' stata anticipata da un chiacchierio allegro.
Stavo leggendo la stampa seduta su una panchina azzurra nel corridoio principale dell'ospedale mauriziano di Torino.
Ci ho passato circa quattro ore incollata a quella panchina.
Mi sono scollata solo per la pausa pranzo e il caffè.
Il cambio del disco orario all'auto.
La sosta all'edicola a comprare la stampa appunto.
E poi di nuovo in attesa sulla panchina azzurra.
La mia anziana genitrice era di check up oggi.
E' arrivata allo screaning della gola, molto prossimamente la RSM al cervello, poi ricomincerà con l'alluce, lei è fatta così, ha bisogno di conferme.
Era radioattiva e quindi ha dovuto sostare ore ed ore in risonanza nucleare.
Ed io nella sala sopra, immersa nella lettura della stampa.
Avevo tenuto per ultimi i necrologi, la mia anziana genitrice è arrivata prima.
Se ho tempo li leggerò stasera prima della nanna.
Lei, dicevo, è arrivata anticipata da un chiacchierio allegro.
Il resoconto di quattro giorni di festa, con tempo variabile.
Quando ho alzato lo sguardo per appoggiarlo sulle parole, l'ho vista.
Era coperta da un lenzuolo bianco, non conosco l'età e il sesso.
Tutti intorno continuavano a parlare del ponte lungo, del tempo e delle prossime vacanze.
Sotto il lenzuolo silenzio e immobilità.
Sono uscita dall'ospedale con in mente l'immagine del lenzuolo bianco e del chiacchierio allegro.
Oggi qualcuno ha chiacchierato già troppo.
Silenzio per il lenzuolo bianco.

7 commenti:

Spinoza ha detto...

Per un attimo leggendo avevo capito che era la tua anziana genitrice... fortuna che mi sono sbagliato...

Che cosa straniante, vero? Qualche giorno fa, all'edicola a fianco a casa mia, una signora è caduta da sola, battuta la testa in terra, morta. Terrificante.

Minu ha detto...

sì, è terribile quando ti passa accanto. Ma la cosa più terribile è il disinteresse della gente.
Nulla ci incanta più, nulla ci fa più paura. Insensibili al freddo e al caldo. Ho paura

Pennellina ha detto...

La morte mi spaventa molto ....

monteamaro ha detto...

Dici bene minu, nulla più ci incanta o ci sorprende, e se questo accade, è solo per un attimo perchè quello successivo, già ci coglie lontano.
La morte poi, la temiamo sino ad ignorarla consapevolmente e con ostinazione.
Quegli istanti in cui la "vediamo" però, dovrebbero darci il senso del nostro limite, altrimenti è inutile.
p.s. ho paura anch'io.

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Secondo me, è come dice Monteamaro, non è indifferenza, è la tremenda paura della morte di questa società. Nel passato, con la morte si conviveva continuamente. In fondo, i cimiteri servono solo ai vivi, mica ai morti. E i funerali, i lunghi giorni di lutto, non erano forse un modo di sconfiggere la paura, di vedere la morte come la naturale fine della vita?
Oggi, invece, la morte si tiene lontana dalla nostra vita quotidiana. Per non provare paura, voltiamo lo sguardo altrove, invece di guardarla in faccia. Sarà l'età anziana, ma io sono per come si faceva quando io ero ancora un bambino, col diventare familiari con la morte, che rappresenta anche una lezione di vita, del modo in cui dovremmo condurre la nostra vita.

Minu ha detto...

@tutti
io sono incantata dai vostri commenti, li bevo tutti e sorrido. Mi fa meno paura sapere che ci siete, che anche voi come me, seduti sulla panchina azzurra avreste abbassato il capo vedendola passare. Vi abbraccio, forte

Lu ha detto...

Io non ho paura.
Non è per citare Ammaniti.
Il pensiero di morire non mi crea paura, piuttosto dolore per la perdita che subirebbe chi mi ama. Per il fatto che, morendo, verrebbero a perdersi i miei ricordi di mio padre, e sarebbe un po' come se morisse una seconda volta.. Queste cose mi creano dolore. Ma non credo che avrò paura. Ho sempre sentito di aver avuto una vita ricca nel modo in cui la volevo.

Riguardo al nostro rapporto con la morte, sono d'accordo con Vincenzo: un tempo si conviveva quotidianamente coon la Morte; oggi, invece, non si può morire.. Si lascerebbero troppe cose, si riconoscerebbe troppo potere al Fato che, ancora, non possiamo comandare (diamine!).. E poi, come fai a morire, a pochissimo tempo dal tuo ultimo lifting, con il bel visetto di una venticinquenne frollata e dall'espressione perennemente sorpresa (persino mentre dormi)?!?
Diavolo! Vuoi mettere come ti girano le p***e?!

Ciao Minu..