mercoledì 10 giugno 2009

l'amore oltre il distacco



C'è una piccola chiesa in Avigliana, risale all'XI secolo. Nel retro un piccolo cimitero. E' singolare perchè è pieno di vita. Domenica, passeggiando con fichi&uova, ho visto tanti bambini aggirarsi tra le vecchie pietre tombali, preparavano piccoli mazzi di fiori di campo li legavano con fili d'erba e li posavano ai piedi delle croci. Ho visto un ragazzino, arrivato per recuperare un pallone, rimanere intrappolato da questo luogo così singolare e seguire così il gruppo dei bambini già presenti, così con il pallone sotto il braccio. Con loro f&u, totalmente affascinata.
Tra i tanti epitaffi due.


Due mariti che lasciano la loro dichiarazione d'amore incisa su ferro e su pietra

7 commenti:

Lu ha detto...

Com'è particolare questo posto! Che racconto singolare! Non lo conoscevo, eppure io e la mia bella ci siamo capitati più volte - anche con dei cari, cari amici..
Grazie per avermelo fatto conoscere, e per le foto; un dandy del mio stampo non può che apprezzare un certo spleen romantico - e quella bellissima croce imperitura memoria d'amore è una perfetta manifestazione di grazia.
Complimentissimi!
A presto!

Minu ha detto...

@Lu :))) pronta ad offrire a te a alla tua bella una passeggiata per avigliana. Domenica non dimenticare il palio, sfilerà anche l'imbrattatele, in tenuta da gran dama, unica sua condizione: "o mi si fa sfilare da ricca cortigiana o nada!" Dovrai urlare forza borgo vecchio ;)

Alessia ha detto...

I cimiteri mi hanno sempre affascinato. Sin da bambina, quando con la nonna andavao al cimitero monumentale di Messina, leggevo affascinata gli epitaffi e guardavo le foto cercando di immaginare chi fosse stato l'occupante della piccola tomba o del mastodontico mausoleo che attirava la mia attenzione.
Da adulta, con Lu, siamo capitati - sempre per caso - in alcuni cimiteri di campagna e ci siano aggirati con silenzio meravigliato e rispettoso tra lapidi ed epitaffi veramente commoventi.
C'è da dire però che crescendo sono diventata sempre più bislacca, infatti ormai da diversi anni ho sposato una idea che ha poco di romantico, di sacro e di commovente; tutto è cominciato quando ho iniziato ad interrogarmi su quale sarebbe stato il mio epitaffio in quel momento della mia vita in cui lo pensavo.
C'è stato l'anno che se fossi morta ci sarebbe stato scritto "morì vivendo"; c'è stato l'anno che diventò: "quando pioveva si bagnava"..e così di seguito fin quando non sono arrivata all'attuale che, è immutato da un po', e per il quale fatico a trovare condivisione: "però non aveva la forfora".
Quest'ultimo epitaffio è condizionato da un film che evidentemente mi ha particolarmente segnata. Trattasi de "il Bi e il Ba" con protagonista Frassica.
La scena finale del film per me rappresenta la sdrammatizzazione assoluta di qualunque tragedia, fase di vita negativa, catastrofe o sventura.
E questo per me è un modo di esorcizzare una cosa che mi fa immensa paura ed alla quale fatico a trovare un senso.
Il mio epitaffio quindi non sarebbe una dichiarazione d'amore ma di bislaccheria oltre il distacco.

Un dandy dello stampo di Lu si rivolta nelle sue bretelle quando mi sente:)

Ringrazio anche io per l'invito alla passeggiata nella bella Avigliana, che sia questa o un'altra occasione.
Ale

Minu ha detto...

@Alessia.. il mio oggi potrebbe essere: pianse tanto per lungo tempo e alla fine morì dal gran ridere

Lu ha detto...

Ok, provo a lasciare qui un commento sperando che la Minu ritorni ogni tanto sui suoi passi (in senso moto a luogo informatico) per vedere se c'è qualche commento dell'ultim'ora:

La passeggiata in Avigliana sarebbe stata uno splendido avvenimento, specie se "ciceronati"! E il palio è sicuramente davvero bello. La conoscenza dell'imbrattatele, poi, sarebbe stato un onore immenso.. :-)
Ma si dà il caso che, proprio il 14 giugno, sia il compleanno della mia cara sorellina..e con tutto il cerimoniale che hanno fatto tutti in occasione del mio (compresi festeggiamenti 3 giorni prima e tre dopo, squilli di trombe reali, tamburini e banditori per il paese,etc..), per il suo devo perlomeno presenziare!

Mi tengo cara la tua proposta per una prossima volta, vero? ^__*
Ciao!

P.S. Sul Borgo Vecchio dovrò farci un post, prima o poi; ma su questo qui di Torino!

Minu ha detto...

sì Lu tieni cara la promessa.. coinvolgeremo anche Camu e le donnette disponibili (vero pat..? ripresa dalla delusione post elettorale reanese?) per un bel tour nella bassa val susa, sacra di san michele compresa magari con una bella tavolata in una trattoria del luogo... se qualcuno vuole aggregarsi noi ne saremo ben felici :))))

ps sul palio e il borgo vecchio presto uscirò con un post che se renderà come la mia prima partecipazione... vi sbellicherete dalle risate

Lu ha detto...

Intendi la Cascina dei Canonici? Lì c'è una meraviglia di creatura, che mi fa impazzire ogni volta che la vedo! Mi gioiscono gli occhi! Da poco la mia bella e suo padre ci sono stati - mentre io ero nella casa in campagna per ordinaria manovalanza - ed ho chiesto loro di farle una foto per me (volevo metterla sul blog!)...
Ma, ahimè, lei non s'è fatta vedere..
Ah, per puntualizzare (non vorrei dar adito a fraintendimenti): la meraviglia di creatura di cui parlo è la splendida scrofa scura che vive in quell'agriturismo..

Aspetto il post su palio e borgo per ridere un po'!
Lu.