giovedì 8 aprile 2010

qualche piccola riflessione sulla RU486 e dintorni

Ma davvero a qualcuno interessano i nostri bambini?
Si spendono mari di parole contro la pillola abortiva, si puntano miliardi di dita contro chi ha scelto di ingurgitare la RU486.
Tutti a scagliarsi contro la scelta di una donna, la scelta delle donne, qualche volta la scelta di uomini che accompagnano le loro donne, non del tutto convinte.
E' una questione di gesto?
Quando quell'embrione diventerà un bambino, c'è qualcuno pronto a schierarsi dalla sua parte?
La vita di una madre è piena di difficoltà.
Asili nido e scuole materne che non accettano i nostri figli perchè sovraffollati.
Scuole che rifiutano di servire il pasto perchè la retta della mensa non è stata pagata.
Scuole che aprono alle 8emezza del mattino e non forniscono il tempo pieno.
Madri e padri che escono fuori dal mondo del lavoro ad un'età che difficilmente consente il rientro ed è lontana dall'età pensionabile e disperati si chiedono quale futuro per i nostri bambini?
Bambini che difficilmente riusciranno a continuare gli studi benchè talentuosi.
Se solo ci si spendesse nello stesso modo anche dopo il primo vagito, sì se politica e chiesa si facessero garanti di un tenore di vita adeguato per ciascun vagito, beh allora forse avrebbe un senso tutto questo gran parlare.
Al momento aria fritta.
Stendiamo un velo pietoso sulla chiesa e l'uso dei preservativi o peggio sull'uso di altri metodi anti-concezionali.
E non ci vengano a parlare di astinenza, considerato che neanche i vescovi riescono ad esercitarla..

ps.. quanto costa una scuola gestita da madre chiesa?

E ancora, io ho sempre in mente il faccia a faccia Prodi/Berlusconi in quel di porta a porta. Berlusconi in quell'occasione aveva puntato il dito sulla differenza tra i massimali praticati dalle assicurazioni, sostanzialmente trovata cosa buona il fatto che il figlio di un notaio fosse risarcito, in caso di incidente, con una cifra maggiore rispetto a quella di un figlio di un operaio.
Davvero siamo tutti figli dello stesso Dio? O lo siamo solo in stato embrionale? Per lo stato e per la chiesa ovviamente.

7 commenti:

Semalutia ha detto...

Quando ho partorito la prima volta, accanto a me nel letto dell'ospedale, c'era una ragazza che provava per l'ennesima volta l'inseminazione artificiale. Nel corridoio, ad un metro da noi, stazionavano ragazzine 8anche minorenni) in attesa di abortire. E parlavno con una semplicità sconvolgente, sottolineata dall'età, del gesto che stavano per compiere come il più normale di questo mondo...Ecco, in una società che nega l'educazione sessuale, nega l'informazione su metodi contraccettivi, fa finta di non vedere, è normale che vengano fuori casi simili. In una società che mette la filosofia del nascere e del morire davanti all'essere umano e che considera quest'ultimo meno di niente, non ci si può aspettare altro.

Princi ha detto...

E non ci dimentichiamo di quanto sia maschilista la nostra società, donne libere che possono decidere se avere o meno un figlio non ci possono essere, troppo potere, troppa libertà! I lacci sempre più stretti, è l'unico modo per controllare il potere ... che tristezza!

lasettimaonda ha detto...

Parole sante Minu, sono argomenti così complessi, delicati e soggettivi, che è molto difficile generalizzare e spesso chi legifera è maschio, maschilista e non capisce una mazza di ciò di cui sta parlando.Nè l'ha provato sulla propria pelle.
Non ricordo il porta a porta di cui parli, però penso che, come spesso accade, sia solo una questione di soldi: il notaio può pagare di più per avere un premio assicurativo più alto, oppure di competenze. Mi spiego: il mio deretano, qual'ora lo volessi assicurare, non varrebbe certo come quello della Senicar....mi spiego?
Ricordo ancora quando anni addietro una mia amica, cercava di essere risarcita per un infortunio che si era provocata ad una spalla, cadendo con gli sci ed alla mia perplessità etica della faccenda, rispose:" Ma lo sai quanto vale il braccio destro di un dentista?", si, ma se ti succede una disgrazia, cretina, ho pensato, non se ti scassi mentre scii!
Per fortuna non beccò una lira!!!!!
Detto ciò, ti auguro buona settimana!Syl

Annachiara ha detto...

Infatti il punto cruciale è sempre il maledetto POTERE: il potere di decidere, negato alla donna - dalla società maschile e maschilista - su qualsiasi questione fino ad una quarantina d'anni fa. E ciclicamente riemerge questo rigurgito di controllo. E' un meccanismo semplicissimo, con effetti devastanti e si chiama: "Io decido al posto tuo, cittadino".
(salvo poi andare a fottersi firo di minorenni nella sagrestia, ma questo, come sappiamo è ancora un altro discorso! )

Minu ha detto...

@SEMALUTIA-PRINCI-LASETTIMAONDA-MERINGOTTA
Per un post con questionne femminile commenti solo rosa. Ritengo che su certe questioni chi deve decidere, quantomeno chi deve avere l'ultima parola, sia la donna. Fantastici e per certi versi condivisibili i discorsi sull'embrione... peccato che poi donna e figlio vengano abbandonati subito dopo da stato e chiesa, da chiesa e stato. Prima della RU e di ogni altro metodo di fine vita ci sta il discorso della contraccezione, ma anche su questo discorso il nostro bel paese è un tantino indietro. Meno male che il mio vicino della mansarda mi offre diversi spunti di discussione con le mie figlie, la sua allegria arriva fino al piano di sotto, e quindi di concepimento e contraccezione qui in casa minu se ne parla. Thank you Felice! (di nome e di fatto dice l'imbrattatele)

Lu ha detto...

Giusto ragionamento Minu.
Arrivo solo ora perchè sono stato fuori per un paio di giorni, e ieri non è che abbia avuto tempo per esprimermi con un minimo di concretezza. Ma ero riuscito a leggere questo tuo post prima di andare, e così m'era rimasto in testa in tutta la sua logica precisa e illuminata. Mi è anche capitato di citare te ed il tuo punto di vista in un'occasione in cui la conversazione è finita sul tema, ed effettivamente si è convenuto tutti che, a monte, nessuno gira la frittata della questione.

"Al momento aria fritta."

Esattamente, e sappiamo anche perchè tutto questo parlare sia aria fritta; un po' come il discorso sugli stipendi dei parlamentari: si dice che bisogna affrontare la cosa, ma non la si affronta mai...forse perchè dovrebbero affrontarla i parlamentari stessi?

L'ottusità del Vaticano (soprattutto) e di certa politica nel vendersi aperta in certe questioni ma vergognosamente bigotta su altre che davvero sarebbero fondamentali per l'uomo mi provoca continui corto-circuiti nel cervello con domande tipo: "Ma a che cosa serve il Vaticano?!" - ed altre sottigliezze filosofico-esistenziali del genere.
Sulla faccenda dei preservativi e della contraccezione in genere ci sarebbe molto da ragionare e, freudianamente parlando, analizzare. E' uno dei miei argomenti ricorrenti quando voglio farmi spiegare il senso di un Impero prosperato alla grande vendendo, appunto, aria fritta (o immaginette ricordo della sindone in edizione limitata e robette così).

La tua lucidità di pensiero è, ancora una volta, fuori dal comune. Per il resto, credo che ci siamo capiti.

Minu ha detto...

@LU
Ancora una volta tu mi disarmi. Il tuo cappello al mio post è cosa buona e giusta. La tua incisività su madre chiesa è puntigliosa, oltraggiosamente (giustamente) corretta. Grazie oltraggioso-Lu.