lunedì 16 novembre 2009

Luna: the end

E' probabile che mentre io scrivo, a Luna stiano praticando l'iniezione che la porterà a chiudere gli occhi per sempre.
La decisione, sofferta, è stata presa stasera, tra le lacrime.
Era già nell'aria ieri, quando Novella mi ha chiamata perchè non aveva la forza di tirare fuori Luna dall'armadio, temeva fosse morta.
Piangeva Novella al telefono, distrutta da così tanti mesi di alti e bassi.
Luna è stata tirata fuori dall'armadio, aveva trovato rifugio sotto una pila di maglioni, ha aperto gli occhi dopo un po', esausta anche lei, come la sua dolce padrona.
Stasera ho accompagnato Novella nello studio veterinario, c'erano due giovani dottoresse, avrebbero voluto che Novella riportasse a casa Luna per potere vivere con lei le ultime ore.
Ho pestato i piedi, a tutto c'è un limite.
Novella è una donna distrutta dal dolore.
Completamente sola e in questi mesi ha accudito con estremo amore la sua piccola gattina, spendendo un'infinità di soldi.
Me la sono immaginata accanto a quel piccolo corpo martoriato, me la sono immaginata rientrare a casa dopo il lavoro con il terrore di trovarla morta.
Tutto questo perchè?
Per godere ancora di una manciata di ore di timide e incerte fusa?
Ho abbracciato Novella che piangeva a dirotto.
Ho pronunciato la parola soppressione, le dottoresse hanno annuito e poi mi sono venute dietro.
Novella non aveva il coraggio di prenderla da sola quella decisione, aveva bisogno di essere tenuta per mano.
Si è stretta forte la sua piccola Luna, le sue lacrime hanno bagnato il pelo così pietosamente arruffato e disordinato.
Ho visto piangere anche le due dottoresse, tiravano su con il naso, con le maniche del camice si asciugavano le lacrime.
Abbiamo pianto tutte e quattro, io soprattutto per Novella.
Ho riconosciuto quell'abbraccio, ho stretto anche io il mio gatto qualche anno fa, alla vigilia di un capodanno, l'ho stretto e accarezzato anche mentre gli facevano l'iniezione.
Ho accompagnato Novella fin dentro casa, sono passata anche un attimo fa.
E' più tranquilla ora, quasi sollevata.
Mentre rientravo nel mio portone, lei è uscita ancora un attimo sul terrazzo, è arrivato Zorba, lei ha sorriso, è entrata ed è uscita con una ciotola piena di crocchette.
Lui si è fatto accarezzare, gliel'ho lasciato in affido condiviso.
L'amore può provocare anche dolore.
Buona notte Novella, sogni d'oro.
Luna nessuno più ti tormenterà con prove di glicemia, flebo di vitamine e quantaltro il tuo piccolo corpicino ha sopportato in questi mesi.
Buon riposo piccola gattina bianca e nera.

8 commenti:

Lu ha detto...

Ci ricordiamo bene di Luna e, quando avevamo letto del suo salvataggio in extremis, senza conoscere nè lei nè la sua padrona ci eravamo commossi. Ieri sera leggere questo tuo ultimo post ci ha provocato un "Ohhhhh" a due voci davvero affranto.
Un sorriso a Novella, e la condivisione di sentimenti da vecchi gattofili che siamo, provati anche da numerose separazioni. Meno male che c'è Zorba che, non ho dubbi su questo, sa già tutto e sa cosa deve fare... :-)
Queste creaturine intelligenti, fintamente indolenti e affettuosamente indipendenti ci toccano sempre il cuore.
Tranne la mia, che è una criminale disgraziata. ;-)

Semalutia ha detto...

Mi spiace tanto, per Luna e per Novella. Per 2 motivi: il primo è che ho visto morire la mia gattina, Nike come la dea greca delle vittoria, di tumore alla mammella (non l'ho fatta sopprimere ma ho sbagliato di grosso, perchè ha sofferto tantissimo); e perchè ho fatto sopprimere il mio cane, Robin, per un'infezione irreversibile. E mi sento ancora in colpa. Il tempo medica le ferite...forse Novella, più in là, sentirà il bisogno di compagnia e si affiderà, di nuovo, all'amore di un amico animale. Forza.

Minu ha detto...

@Lu
Novella prima di Luna conosceva unicamente l'affetto dei cani. Luna è entrata in casa quasi per caso ed ha accompagnato Novella nel meraviglioso mondo dei felini. Ieri sera è stata veramente dura, un conto è gestire il proprio dolore, un conto è viverlo da un'altra angolazione. Grazie Lu, leggere il tuo commento e quello di Semalutia mi ha riempito il cuore.
Una stropicciata alla tua disgraziata crimanale ;)

Minu ha detto...

@Semalutia
D'accordo con te dolce Semalutia, difficile pronunciare la parola soppressione. Io ho fatto sopprimere il mio bel micione, nonostante fosse già freddo, per accorciargli di qualche ora il dolore. Il senso di colpa non mi abbandona mai, anche se è stata un'azione dettata da un'amore infinito.
ps: oltretutto quella maledetta puntura e il conseguente "smaltimento" costano un bel po'.

Princi ha detto...

... un bacino alla piccola Luna!

the muffin woman pat ha detto...

ho pianto mentre leggevo
cavolo, appena sono arrivata a casa ho preso prittino, che sta diventando prittone, e l'ho riempito di baci.
ogni tanto lo guardo e mi commuovo.
non oso immaginare quando... e qui mi fermo.
abbraccia novella.

monteamaro ha detto...

Ho pianto anch'io per la mia Grigia, e non lo pensavo possibile prima che, me la uccidessero.
Sai Minu, quanto più l'amore che dai a qualcuno, è grande, tanto più lo ricorderai a lungo.
Luna che ora non c'è più, sarà come quella della notte, darà ancora luce a Novella, perchè l'amore che si dà e si riceve, non finirà mai di brillare.
1 abbraccio.

Minu ha detto...

@Princi
tenerissima come sempre

@Woman pat
riesci a farmi sorridere sempre. Sei il mio antidepressivo lo sai? Splendida

@Monteamaro
Questi nostri animali entrano prepotentemente nei nostri cuori ed hai ragione sulla luce, caspita se ne hai. Ti abbraccio anche io. Sei prezioso, grazie