lunedì 21 giugno 2010

tutta un'altra storia

Bastardo!
Solo uno dei complimenti riportabili rivolti a Mussolini.
Ieri in un pomeriggio da anteprima d'esame di terza media, la nostra favola da tappeto è stata un ripasso della storia.
Anche nonna Luisita ha partecipato, si è rifugiata in casa nostra per trovare riparo da un pomeriggio di solitudine, così dalla poltrona in vimini della cameretta di fichi&uova e dell'imbrattatele si è tuffata con noi nella storia.
Alla tastiera di un notebook per un ripasso a punti la protagonista di oggi primo pomeriggio, imbrattatele appunto.
Sul letto più in alto la piccola f&u con accanto il fidato zorba sonnecchioso.
Voce narrante la Minu.
Abbiamo viaggiato tra bombe e trattati, sei anni di sanguinosa storia: la seconda guerra mondiale.
La posizione di Hitler è risultata subito chiara: un nuovo Napoleone con l'aggravante della xenofobia.
Poi proprio come negli equilibri di una classe scolastica tiranneggiata da un bulletto, la posizione degli altri Stati.
C'è chi sceglie di aggregarsi, chi si ribella, chi assume un atteggiamento ambiguo del tipo chiudo un occhio purchè tu mi lasci vivere anche se potrei menarti ma non ho voglia di avere rogne e chi asseconda il bullo in tutto e per tutto assumendo la posizione di vice bullo, questo è stato Mussolini.
Mussolini che ripetutamente usava mettersi nei guai per poi implorare l'aiuto del bullo.
Mussolini che a capo degli italiani, (posizione assunta con metodi poco puliti ed ancora alla moda) pregustando la spartizione del bottino di guerra, come in un risiko si lancia in una guerra catastrofica, tralasciando il fatto che il suo esercito è scalcagnato, i comandanti poco sanno di strategie e le divise sono formate da camicie hawaiane ed infradito, così le ha definite l'imbrattatele, ma a lui questo poco importa, lui assumerà il comando appoggiato al balcone di palazzo venezia, lontano dagli schizzi di sangue.
Dall'Europa ci siamo poi spostate sul pacifico, abbiamo buttato un occhio su Pearl Harbor e su tutto ciò che ne è poi derivato.
Abbiamo saggiato la potenza degli USA, abbiamo fotografato l'Enola Guy e il suo carico devastante: little boy.
Ci siamo tenute a distanza e qualcuno sul tappeto ha pianto quando il primo little boy ha colpito Hiroscima.
Abbiamo assistito alla fine della guerra e qualcuno ha applaudito quando hanno ammazzato il duce e i suoi fidati.
Persino nonna Luisita si è scaldata, ha intervallato il racconto con qualche canzoncina del periodo, apostrofando Churchill con "ciurcillo ha fatto pace con badoglio... lalalala" ed ha ricordato la sua divisa scolastica ai tempi del fascio e le canzoni da parata.
Pina, la coraggiosa staffetta partigiana di casa Minu, come un oleogramma ha ripreso vita sul tappeto della colorata cameretta.
Il pubblico della Minu si è indignato e scaldato quando ha scoperto che Hitler si è suicidato e il suo compare stava scappando con una divisa tedesca, i nostri due baldi capi di stato si sono cagati sotto e anzichè rispondere dei loro crimini di guerra, hanno preferito la fuga.
E quando hanno suonato le campane della messa delle sei, nonna Luisita ha interrotto la favola sanguinosa, per annunciare: "oggi preferisco alla messa assistere alla fine della favola".
Così ha definito questo nostro pomeriggio piovoso da vigilia d'esame.
Noi abbiamo attraversato la storia, sottolineando il significato del 25 aprile, affinchè nessuno in futuro possa raccontare all'imbrattatele e a fichi&uova tutta un'altra storia.

9 commenti:

Ernest ha detto...

La storia ragazzi! La storia è davvero importante
un saluto

Robydick ha detto...

bellissimo post Minu!
ciao

Princi ha detto...

stupendo! vien voglia di ripassare la storia tutta ...

Minu ha detto...

E' andata, è finita...
L'allegria dell'imbrattatele ha contagiato la commissione d'esame, mentre spudoratamente origliavo è apparsa la prof d'inglese che ancora rideva. Mi ha abbracciata e rincuorata "sta andando a meraviglia e ci sta facendo ridere come al solito"
Beh almeno avrà un futuro nel cabaret.
Ed è estate, due volte estate oggi.

Princi ha detto...

meravigliosa imbrattatele! buona estate!!

Luz ha detto...

Ma che bello quello che hai scritto, tutto ma proprio tutto, dal pomeriggio con la nonna, al ripasso, alla lettura saggia ed accurata di una storia che qualcuno oggi vorrebbe raccontare in forma diversa! I tuoi ragazzi cresceranno con onestà e rigore, ne sono certa!

Lu ha detto...

Minu cara, che racconto meraviglioso... Mi sa che me lo stampo, col tuo permesso, e lo tengo da parte.
Un abbraccio di all'imbrattatele e mille complimenti.
Sarei molto fiero di avere un'allieva così, ed ancor più per una figlia così.

Questo è assolutamente Resistenza, e l'imbrattatele è stata straordinaria! Calorose strette di mani dagli zii!

Lu ha detto...

P.S. Una delizia la nuova veste del blog! Brava!

Minu ha detto...

@TUTTI
Condividere con voi la storia è commovente. In questi giorni a chi mi chiede com'è andato l'esame dell'imbrattatele, io vorrei raccontare della domenica pomeriggio, rubata al palio, in un bagno di sangue e di orrore. Vorrei raccontare di quei volti che mi guardavano come se stessi veramente raccontando una favola piena di orchi. Ecco io dell'esame voglio serbare questo ricordo, tre generazioni raccolte in una stanza colorata, una che ha vissuto la guerra, un'altra a cui è stata raccontata da una mamma che si cuciva abiti con i paracaduti degli americani e due fanciulle che stentano a credere che tutto questo sia realmente successo.